Se la vita ci è resa difficile da questa assurda malattia, noi non ci arrendiamo!
"Short-term profits can short-change our future...The cost of ignoring the chemical effects on human health is quietly but steadily growing ever higher, creating a dangerous risk to the very underpinnings of society" Cindy Duering
"Scopo e compito della scienza (episthmh) è lo scoprire qualcosa che non è stato ancora scoperto e il cui esser scoperto sia preferibile al restare ignoto". Ippocrate

giovedì 29 dicembre 2011

New York: previsto l'abbattimento dei PCB nelle scuole

NEW YORK  - Il sindaco Bloomberg ha firmato la norma che prevede la rilevazione di PCB nelle scuole della città. La presenza nelle scuole di sostanze tossiche come i PCB (policlorobifenili), è un tema che sta molto a cuore ai genitori.

All'inizio del mese il Ministero della Pubblica Istruzione è stato sollecitato ad abbreviare il calendario della bonifica.

I funzionari avevano annunciato che in 10 anni a partire da febbraio avrebbero sostituito l'illuminazione fluorescente nelle scuole, ma le associazioni ed i politici locali hanno protestato per la lungaggine del piano, perché in tutti questi anni il PCB continuerebbe ad inquinare.

All'epoca il deputato Jerrold Nadler aveva accusato l'amministrazione di tirarla per le lunghe: "Non far conoscere ai genitori i dati sul pcb non metterà sotto pressione l'amministrazione per annullare la minaccia per la vita e la salute dei nostri figli, e si tratterà solo di nascondere la questione sotto il tappeto."

I funzionari della sanità hanno messo in guardia sull'effetto delle tossine sulle donne.

"Sono causa di anomalie del ciclo mestruale e di infertilità ", ha detto il dottor David Carpenter  del SUNY Albany, Istituto per la salute e l'ambiente. "La maggior parte degli insegnanti nelle scuole pubbliche di New York City sono donne in età fertile."

Ha aggiunto che molte donne esposte a PCB soffrono anche di IQ ridotto.

Il sindaco Bloomberg ha affermato che la legislazione attuale fa parte della strategia complessiva che ha avuto inizio con l'annuncio di febbraio.

"All'inizio di quest'anno, la nostra Amministrazione ha annunciato un notevole sforzo per migliorare l'efficienza energetica e la qualità ambientale in oltre 700 scuole, tra cui la rimozione di tutti i corpi illuminanti che possono sprigionare PCB negli edifici scolastici".

Il sindaco Bloomberg ha aggiunto: "Una volta completato il piano: 'Scuole più verdi e sane nel 21° secolo', saranno eliminate le lampade che utilizzano reattori ai PCB dalle scuole della City e si avrà anche un risparmio energetico di  95 milioni di dollari l'anno", Bloomberg ha anche detto che saranno forniti tutti i dati relativi alla norma così i genitori, gli insegnanti e gli amministratori potranno ritenere il Dipartimento della Pubblica Istruzione responsabile della rimozione dei PCB.

Circa 700 scuole di New York sono state contaminate da PCB. 

Fonte: CBS New York

giovedì 22 dicembre 2011

Ministero dell'Istruzione: RILEVAZIONE ALUNNI AFFETTI DA MCS

La malattia negli ultimi 2 anni scolastici ha reso necessario lo svolgimento degli esami di stato per il 1° grado di istruzione in videoconferenza. I relativi dati vanno comunicati entro il 21 dicembre.
Nel corso degli ultimi due anni scolastici il Miur ha dovuto far fronte a richieste di autorizzazione agli esami di stato per il 1° grado di istruzione in modalità di videoconferenza per alunni affetti da MCS (Sensibilità multipla chimica), malattia che indica l’impossibilità per alcune persone di tollerare un ambiente o una classe di sostanze chimiche.
A tal proposito, ritenendo opportuno procedere ad una maggiore conoscenza del fenomeno, con nota 23 novembre 2011 prot. n. 8886 chiede ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali di comunicare le seguenti informazioni:
  • Elenco dei minori affetti da MCS e relativa età,
  • Scuola e classe frequentata,
  • Modello educativo applicato,
  • Principali problematiche e bisogni.

domenica 4 dicembre 2011

In Spagna: il Ministero della Sanità ha pubblicato il Documento di Consenso della Sensibilità Chimica Multipla


Madrid, 30 novembre 2011 
Il Ministro della Sanità ha pubblicato, per primo in Europa, il Documento di Consenso dell'MCS, 
redatto, sulla scorta di prove scientiche certe, da un Comitato Scientifico, coordinato dall'Osservatorio per la Salute della Donna dell'Agenzia per la Qualità del Sistema Nazionale per la Salute; alla sua stesura hanno collaborato anche altri dipartimeni del Ministero oltre all'Associazione Nazionale dei Medici di Famiglia e di Comunità, l'Associazione Nazionale Tossicologi,  l'Agenzia per la Valutazione delle Tecnologie Sanitarie dell'Istituto per la Salute "Carlo III"  e GuíaSalud, organismo del Sistema Nazionale della  Salute (SNS).
L'obiettivo principale di questa pubblicazione è quello di contribuire alla conoscenza dell'MCS ai fini della prevenzione, della diagnosi e dell'approccio terapeutico. 
Il documento cerca di fornire un servizio per gli operatori sanitari,  defininendo delle linee d'azione comuni, al fine di una disponibilità multidisciplinare per le persone colpite; cerca inoltre di promuovere la sensibilizzazione generale a questo problema di salute.

Ora ci avviamo spediti verso il riconoscimento dell'MCS da parte del paese iberico.

scarica qui il documento nel formato pdf




fonte: No fun di Eva Caballé





domenica 30 ottobre 2011

Elettrosmog, no ad aumento limiti campi elettromagnetici prospettato da bozza Decreto Sviluppo

Una lettera per bloccare l'ipotesi, contenuta nella bozza del Decreto Sviluppo, che aumenterebbe i limiti di esposizione ai campi elettormagnetici. L'ha inviata Rete NoElettrosmog Italia ai deputati.
"Ill.mo Onorevole Deputato Le scriviamo perché siamo molto preoccupati per la bozza del Decreto Sviluppo in discussione da parte del Governo in questi giorni. Sembra che la bozza apparsa ieri voglia superare i limiti di legge previsti dal decreto del 2003 (ovvero 6 Volt/metro). Questo valore è già dieci volte superiore rispetto a quello considerato sicuro da molti scienziati indipendenti (ovvero 0,6 Volt/metro), mentre il Decreto Sviluppo, nella parte che allego, intende utilizzare invece per balconi, terrazzi, spazi aperti condominiali il limite generico di 20 Volt/metro. Se approvato, questo decreto rischia di mettere seriamente a rischio la salute di milioni di italiani perché sarà più facile, per i gestori, installare antenne vicino alle abitazioni, ma a risentire di più di questo innalzamento dei limiti di legge saranno soprattutto proprio i malati affetti da Elettrosensibilità, una forma di ipersensibilità ai campi elettromagnetici e anche i malati di Sensibilità Chimica Multipla (MCS), una condizione che comporta reazioni a molteplici composti chimici anche in minime quantità, non tossiche per la popolazione generale. Secondo il prof. Dominique Belpomme, noto oncologo dell'Università di Parigi, sia la MCS che la Elettrosensibilità sono causate proprio dall'aumento esponenziale di fonti radiofrequenza negli ambienti di vita. E' noto, infatti, che i campi elettromagnetici, a livelli che rientrano nei limiti attuali, favoriscono l'apertura della barriera emato-encefalica, quella barriera che protegge il cervello dalle sostanze tossiche presenti nel sangue. Dove dovranno andare ad abitare le persone con queste problematiche?

giovedì 22 settembre 2011

Il parquet in PVC è dannoso: emette ftalati che sono interferenti endocrini


pavimenti in PVC sono quelli rivestiti da una sorta di lastroni plastificati che molto spesso vengono usati per pavimentare le aule scolastiche o le palestre, molto probabilmente perché antiscivolo e semplici da pulire.
Li troviamo quindi in molti dei luoghi dove i nostri figli passano gran parte del loro tempo ma, almeno secondo una recente ricerca, questo materiale sarebbe dannoso per la loro salute. Infatti, i bambini che entrano spesso in contatto con il PVC sarebbero più a rischio di ammalarsi d'asma e di sviluppare allergie.

Entrando più nello specifico, lo studio svedese, presentato a Barcellona nel corso del ventesimo congresso dell'ERS (Società Europea di Medicina Respiratoria) e coordinato dal dottor Fredrik Carlstedt del Centro ricerca cure primarie di Karlstad, avrebbe dimostrato che i bambini a contatto con pavimentazioni in PVC inalerebbero dei flatati tossici (i flatati sono sostanze chimiche plastificanti prodotte dal petrolio, usate per rendere morbido e flessibile il PVC), riscontrabili nelle urine.
Se la stanza con pavimentazione in PVC è inoltre ventilata poco e male, il rischio aumenta poiché, in questo caso, dall'analisi del respiro dei bambini sono stati evidenziati degli alti livelli di ossido nitrico, indicatore della presenza di un'infiammazione alle vie respiratorie, nonché rivelatore di un possibile rischio di asma.
Secondo l'equipe di ricercatori, il PVC rilascerebbe nell'ambiente dei composti chimici denominati "distruttori (o interferenti) endocrini", ossia delle sostanze ambientali che mimano l'azione di ormoni naturalmente presenti nell'organismo umano e che, se inalati, ne neutralizzerebbero l'azione, confondendo così il sistema immunitario.
Per questo motivo, dovremmo stare particolarmente attente ad evitare il PVC in casa, specialmente negli ambienti più frequentati dal bambino, come la cameretta ad esempio, perché, come dice il professor Carlsted, l'ambiente domestico è di fondamentale importanza nella lotta contro le malattie respiratorie.
Fonte:mammaoggi

martedì 6 settembre 2011

Come ridurre le esposizioni chimiche per i bimbi

Per proteggere i piccoli dall'inquinamento indoor, occorre ridurre significativamente l’esposizione a sostanze tossiche, particolarmente dannose soprattutto nelle prime fasi di vita.
1)      Polvere. Passare spesso l'aspirapolvere o lo straccio sui pavimenti e mobili aiuta ad eliminare una delle fonti principali di esposizione a sostanze tossiche, piombo incluso. Un neonato ne assorbe molto di più di un adulto e i più piccoli, per l'abitudine di mettere tutto in bocca, sono più a rischio degli altri. Un recente studio, proprio in Canada, ha rilevato alte percentuali di piombo bioaccessibile - che può essere assorbito dal corpo  - nelle abitazioni. Particolare attenzione va prestata dalle donne in gravidanza perché il periodo di maggior vulnerabilità è quando il piccolo è ancora nella pancia.
2)      Detersivi e Spray. Ridurne il più possibile l'utilizzo in casa: all'interno di ambienti chiusi possono rilasciare esalazioni che rimangono a lungo nell'aria. Molto meglio tornare ai rimedi "verdi" della nonna, usando magari il bicarbonato per pulire il lavandino o la vasca da bagno, e l'aceto mescolato ad acqua per pulire i vetri delle finestre. Da evitare anche i deodoranti ambientali e in generale i detergenti profumati.


3)      Vernici e colle per mobili. Se si ristruttura casa, poi, non va dimenticato che i calcinacci, le vernici, le colle per mobili o moquette o carta da parati possono essere pericolose per i bambini e le donne in gravidanza, a causa dell'esposizione a polveri contaminanti e fumi tossici. Meglio tenerli lontani e sigillare adeguatamente l'area in cui si fanno i lavori.
4)      Plastica. Evitarne l'uso specialmente in cucina: gli esperti raccomandano in particolare di non usare contenitori in plastica per riscaldare cibo nel microonde, anche se riportano nella dicitura che sono adatti a quelle apparecchiature, perché le sostanze chimiche possono passare negli alimenti e nelle bevande.
5)      Pesce. In cucina bisogna fare attenzione anche ad alcune varietà di pesce come il tonno, per esempio, che può contenere livelli elevati di mercurio, con rischi per la salute se si consuma in quantità elevate. Meglio allora privilegiare altre specie come aringhe, trote o salmone.
Fonte: gogreen

Evitare l'accumulo di sostanze tossiche nell'organismo...

 Il TIGEM di Napoli indica una nuova prospettiva per la ricerca farmacologica
"Mettere alla porta i rifiuti della cellula? Ci pensa un gene: a dimostrarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Developmental Cell* e coordinato da Andrea Ballabio, direttore dell’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Napoli e del laboratorio Telethon presso il Jan and Dan Duncan Neurological Research Institute di Houston."
Leggi tutto l'articolo: telethon.it
Foto: LA STAMPA.it


giovedì 25 agosto 2011

I prodotti profumati per il bucato inquinano e sono cancerogeni: lo dimostra uno studio scientifico


I comuni prodotti per il bucato, usati nelle lavatrici e asciugatrici, possono contribuire ad aumentare l'inquinamento atmosferico attraverso le emissioni  delle bocchette delle asciugatrici. 
"Per studiare queste emissioni, abbiamo analizzato i composti organici volatili (VOC), sia nello spazio circoscritto ai  prodotti profumati per il bucato che nelle emissioni d'aria delle bocchette dell'asciugatrice durante l'uso di questi prodotti. In uno studio controllato sul lavaggio e asciugatura del bucato, abbiamo monitorato le  emissioni di una comune lavasciugatrice, durante l'uso, sia senza nessun prodotto che col detersivo profumato ed i fogli profumati per asciugatrice. 

La nostra analisi sulle emissioni delle bocchette asciugatrici ha individuato più di 25 VOC, di cui l'acetaldeide e l'etanolo sono risultati quelli a concentrazione più elevata . Sette di questi composti organici volatili sono classificati come hazardous air pollutants (HAP) "pericolosi inquinanti atmosferici" e due come "pericolosi inquinanti atmosferici cancerogeni" (acetaldeide e benzene), di cui non esiste il livello minimo di esposizione sicura, secondo l'EPA (Environmental Protection Agency). 

Nel contesto dello studio, le emissioni di acetaldeide, durante l'uso di un detersivo di marca, rappresentano il 3% delle emissioni totali di acetaldeide delle automobili nell'area monitorata.
(Con i detersivi di altre marche le emissioni aumentano sino al 6%). Il nostro studio indica la necessità di ulteriori ricerche su questa fonte di emissioni e sul potenziale impatto sulla salute e sull'ambiente."


"Concentriamo la nostra attenzione su come ridurre le emissioni inquinanti dalle automobili...", ha detto l'autrice della ricerca, la dott.ssa Steinemann,  professoressa di Ingegneria Civile e Ambientale e degli Interessi Pubblici dell'Università di Washington. "... questa è una fonte di inquinamento che potrebbe essere ridotta".
La dott.ssa Steinemann consiglia di utilizzare prodotti per il bucato senza profumo. I co-autori della ricerca sono Lisa Gallagher e Amy Davis della UW, e Ian MacGregor del Battelle Memorial Institute.
Fonte: springerlink
sciencedaily
Leggi anche: Il fresco profumo di bucato può nascondere una nota stonata
I Prodotti Chimici e la Casa

Scarica qui il pdf dell'articolo di Steinemann AC, et al., Fragranced consumer products: Chemicals emitted, ingredients unlisted, Environ Impact Asses Rev (2010)

martedì 23 agosto 2011

Individuato il meccanismo con cui lo stress danneggia il DNA

Per anni i ricercatori hanno pubblicato studi che associano lo stress al danno del DNA. Ora i ricercatori del "Duke University Medical Center" hanno individuato il meccanismo con cui lo stress danneggia il DNA.
Lo studio è stato pubblicato su Nature il 21 agosto.
I ricercatori hanno somministrato alle cavie un composto adrenalina-simile che ha innescato uno stress cronico, causando al DNA un danno da accumulo.
Lefkowitz, uno degli autori della ricerca, ha dichiarato: "Questo potrebbe dare una spiegazione plausibile alla grande quantità di condizioni umane e disordini che vanno dalla canizie precoce a patologie mortali come i tumori maligni."
Un altro ricercatore, Makoto Hara, afferma: "Lo studio ha dimostrato che lo stress cronico induce la riduzione del livello della p53", una proteina che funge da oncosoppressore e che è considerata la "guardiana del genoma" in quanto previene le alterazioni di geni.
Lefkowitz, precedentemente, aveva individuato i GPRC, recettori accoppiati alle proteine G, come i recettori adrenergici beta. Questi recettori si trovano sulla membrana cellulare e sono il bersaglio di quasi la metà dei farmaci, tra cui i betabloccanti per le malattie cardiache, gli antistaminici ed i farmaci per l'ulcera.
Ora sta continuando gli studi sulla proteina beta-arrestina, individuata nel suo laboratorio. In un primo momento, la teoria era che le proteine beta-arrestina bloccavano o desensitizzavano i canali della proteina G, ma l'esperienza sta dimostrando che queste proteine sono responsabili anche di attività biochimiche autonome.
In questo studio gli scienziati hanno scoperto il meccanismo molecolare attraverso il quale i composti adrenalino-simili hanno agito attraverso entrambi i canali della proteina G e della beta-arrestina per danneggiare il DNA.
La pubblicazione su Nature  riporta che la somministarzione per 4 settimane di composti adrenalina-simili alle cavie ha causato la riduzione della p53. Lo studio ha dimostrato anche che il DNA non è stato danneggiato nelle cavie prive di beta arrestina 1, il cui distacco ha stabilizzato la p53 sia nel timo, ghiandola molto reattiva allo stress, che nei testicoli, dove lo stress paterno potrebbe influenzare il genoma della prole.
Nei prossimi studi le cavie verranno sottoposte a stress contenuti, provocando il rilascio  di adrenalina propria, per verificare che anche lo stress fisico, come quello indotto, provoca al DNA lo stesso danno da accumulo.
Immagine: 1.bp.blogspot

L'aspartame è una neurotossina


L'aspartame, il dolcificante artificiale per antonomasia, introdotto nel mercato nel 1981 dal Commissario dell'FDA Arthur Hulla Hayes, ignorando i suggerimenti del comitato scientifico e le preoccupazioni dei consumatori. L'aspartame è una neurotossina che interagisce con gli organismi viventi nella stessa maniera dei farmaci, producendo una larga fascia di problematiche salutistiche, disordini e sindromi. Ma chi ha eletto questo commissario che legiferò andando contro la commissione e i consumatori? Donald Rumsfeld, CEO della GD Searle, produttore dell'Aspartame. Rumsfeld faceva parte della squadra di transizione di Reagan e il giorno successivo al suo insediamento, elesse il nuovo Commissario dell'FDA per poter difendere i suoi affari con uno dei più eclatanti casi di "profitto contro sicurezza" mai registrato nella storia. L'aspartame è oggi quasi onnipresente, nascondendosi dietro i prodotti “light” e “senza zucchero” e più in generale negli alimenti, bevande, farmaci e prodotti per i bambini. Recentemente è stato rinominato nel più gentile e suadente “AminoSweet”.
Fonte: informarmy

domenica 21 agosto 2011

Attenzione all'oliera al piombo


"Riconoscere le oliere pericolose non è impossibile. Anche per le persone meno esperte. "Al di là del prezzo basso, anomalo per un oggetto in vero inox, la presenza di saldature macroscopiche all'interno dell'oggetto, ci danno più di un sospetto sulla conformità di quell’oliera".
A parlare è Luca Amendola, responsabile dell’Unità alimenti dell'Arpa Lazio di Roma, il laboratorio di analisi che, per conto dell'Usmaf di Fiumicino - l'Ufficio di sanità preposto ai controlli sanitari nello scalo romano - a seguito di controlli analitici ha scoperto le "oliere al piombo".

Dottor Amendola, il piombo in un manufatto in acciaio inox non dovrebbe esserci. Eppure voi lo avete rintracciato in quantità elevatissime. Come ci siete arrivati?
Di prassi svolgiamo controlli analitici su richiesta delle autorità sanitarie. Sottoponiamo gli oggetti in acciaio inossidabile alle prove di cessione di nichel e cromo che sono componenti dell’acciaio. Come laboratorio però ci orientiamo su un controllo più esteso per i metalli pericolosi rispettando un principio di legge: "È vietato produrre, porre in commercio o usare materiali e oggetti che rendono nocive le sostanze alimentari o pericolose per la salute pubblica".

Quindi di routine su un manufatto dichiarato inox non si va a cercare il piombo. E invece?
Il nostro laboratorio utilizza tecniche e strumenti molto efficaci capaci di estendere la ricerca a tutti i metalli pesanti. Inoltre conosciamo la problematica delle leghe spacciate per acciaio inox e quindi preferiamo approfondire i controlli su tutti i metalli nocivi per la salute umana. Nel caso delle oliere abbiamo riscontrato una concentrazione di piombo assolutamente anomala ed elevata per un manufatto realizzato con gli acciai previsti dalla legge.

A quel punto avete avuto la prova che quelle ampolle sono illegali. Ma la pericolosità per la salute come viene accertata?
Sottoponiamo il campione a una prova di migrazione con metodi standardizzati a livello nazionale: introducendo un liquido simulante alimentare, l'acido acetico diluito, riscontriamo una cessione di piombo sospetta, di alcuni milligrammi per chilo di simulante.

E nell'olio?
In presenza di quei risultati, avvertiamo le autorità e, sentito il parere dell'Istituto superiore di sanità, ripetiamo la prova di cessione del piombo con un extravergine che ha un'acidità bassa, quindi di ottima qualità: nelle tre tipologie di oliere il piombo ceduto arriva a un massimo di 0,93 milligrammi per chilo di olio.

Se in quell'oliera inseriamo un olio più acido o addirittura aceto, la migrazione del piombo aumenta?
Sì, cresce in modo conseguente. Teniamo presente che il limite di piombo negli oli in commercio è di 0,1 milligrammi per chilo.

Cosa ci deve far mettere in allarme?
Consideriamo innanzitutto la fattura dell'oggetto: se presenta saldature che possono entrare in contatto con gli alimenti, anche in presenza di una dicitura "acciaio inox", dobbiamo insospettirci. Passiamo poi alla "qualità" stessa delle saldature: se sono "brunite" allora i sospetti aumentano ancora di più.

Esistono altri oggetti sui quali occorre mantenere alta la guardia?
Dalla nostra attività di controllo ogni anno produciamo un 10% di non conformità rispetto agli oggetti analizzati. Una percentuale non trascurabile. La non conformità spesso riguarda oggetti spacciati come inox oppure manufatti in leghe di alluminio molto scadenti. Inoltre su oggetti plastici di colore nero, come le palette o i cucchiai da cucina, rinveniamo le ammine aromatiche più cancerogene.

Sono tossici i giocattoli di tuo figlio?

I bambini mettono in bocca tutto ciò che capita loro sotto mano. Ma di cosa sono fatti questi oggetti? In particolare, cosa contengono gli oggetti prodotti proprio per l'infanzia?
Prima del 1998 contenevano ftalati, sostanze chimiche pericolose che da allora sono stati banditi o limitati in USA, Canada, Australia. Venivano usati per la produzione di tettarelle e giocattoli morbidi.  Attualmente esiste un controllo sulla produzione e la vendita dei prodotti contenenti ftalati?
I pericoli degli ftalati:
  • impatto sulla fertilità maschile (volume dello sperma e numero degli spermatozoi),
  • pubertà precoce o ritardata.
I fenoli, gli ftalati e i fitoestrogeni sono distruttori endocrini in quanto interferiscono col sistema ormonale. Sono contenuti in molti prodotti di consumo: smalti, profumi, lozioni e shampoo; vengono usati nella produzione di plastiche e come rivestimento di farmaci e integratori a rilascio ritardato.

sabato 20 agosto 2011

La verità sulle creme solari

Ben poco si sa sulla sicurezza dei filtri solari. La FDA (Fud and Drug Administration) ha negato che, da soli, i filtri solari, aiutino a prevenire i tumori della pelle. Anche l'Agenzia Internazione per la Ricerca sul Cancro (AIRC) è d'accordo. Infatti, per prevenire i tumori della pelle, raccomanda di proteggersi dai raggi solari con l'abbigliamento appropriato e l'ombra, confermando che le creme solari non vanno usate come unica protezione dal sole.
Ad aggiungere confusione, nella valutazione delle creme solari, c'è il fatto che inibirebbero la produzione della vitamina D, la cui fonte principale è proprio il sole. La vit. D è di fondamentale importanza per la salute in quanto rafforza le ossa e il sistenma immunitario, riduce il rischio di molti tumori (seno, colon, retto, rene, ovaio) e regola almeno un migliaio di geni coinvolti nella riparazione e rigenerazione dei tessuti.
Un componente di molte creme solari è pericoloso
Uno studio recente della FDA ha dimostrato che la vit A, se applicata sulla pelle in presenza della luce solare, può accelerare l'insorgenza di tumori e lesioni cutanee. Questo è tanto più preoccupante perchè la vit A è presente nel 30% dlle creme solari.
Nell'attesa che ulteriori studi confermino questa tesi, l'EWG raccomanda di non usare creme solari contenenti vit A, indicata tra i componenti come "retinolo palmitato" o "retinolo". 
Costi e benefici
Sia i raggi UV che gli ingredienti comuni a molte creme solari generano radicali liberi che danneggiano il DNA e le cellule della pelle, accelerano l'invecchiamento della pelle e causano il cancro della pelle. Tuttavia, una protezione solare particolarmente studiata previene più danni di quelli che provoca.
Come scegliere una crema solare?
La protezione solare ideale dovrebbe:
  • bloccare completamente 1) i raggi UV che provocano scottature, 2) la soppressione del sistema immunitario, 3) la produzione di radicali liberi;
  • restare efficace per molte ore;
  • non diventare nociva alla luce del sole.
La scelta è tra le creme solari "chimiche" che hanno una minore stabilità e penetrano la pelle interferendo col sistema endocrino, e quelle "minerali" che contengono particelle micronizzate di zinco e titanio.

L'EWG ha constatato che queste ultime sono più sicure: sono stabili alla luce del sole, sembra che non penetrino la cute, offrono protezione UVA.
Tra i componenti consigliati: Mexoryl SX, Tinosorb S e M, Avobenzone.
Assolutamente sconsigliati: Oxybenzone e 4-MBC perchè sono interferenti endocrini.
Fonte: breakingnews
Immagine: orbetello
N.B. Per i malati di MCS l'uso delle creme solari è off limits a causa delle loro profumazioni. Per questo motivo siamo costretti, nel periodo estivo, a tenerci alla larga dai luoghi di mare.

venerdì 19 agosto 2011

Attenzione ai prodotti liscianti per capelli


Nel dicembre 2010 l'Istituto Federale Tedesco per la Valutazione del Rischio (BfR), l'istituzione scientifica dipendente dal Ministero Federale dell'alimentazione, dell'agricoltura e della tutela dei consumatori (BMELV), ha emanato un comunicato stampa in cui ha sconsigliato l'uso di alcuni prodotti liscianti per capelli contenenti formaldeide in concentrazioni elevate. 
I prodotti contenendo una percentuale di formaldeide libera di circa l'1,7-1,8 %, hanno attirato l’attenzione dalle autorità di sorveglianza del Baden-Württemberg in quanto la formaldeide è considerata un forte irritante degli occhi, della pelle e delle mucose e può causare anche gravi allergie a livello dell'apparato respiratorio e della cute che possono addirittura portare allo shock anafilattico. La formaldeide è stata anche classificata dal BfR come sostanza cancerogena per l'uomo. Infatti, recentemente, studi scientifici non hanno escluso un possibile legame tra la formaldeide e l'insorgenza della leucemia mieloide o il tumore nasofaringeo. Nell'Unione Europea l'uso della formaldeide è consentito come ingrediente attivo in indurenti per unghie in concentrazioni fino al 5%, come conservante nei cosmetici solo fino ad una concentrazione dello 0,2% ed è inoltre obbligatorio riportare in etichetta la sua presenza e a partire dalla concentrazione dello 0,05%.Il BfR ha raccomandato alle autorità competenti dei Laender federali di adottare misure adeguate e controllare, ad esempio, nei saloni di parrucchieri soprattutto i prodotti liscianti per capelli. Tali prodotti, infatti, sono facilmente reperibili via Internet e quindi accessibili anche ai privati. Il prodotto è applicato sui capelli e dopo circa 30 minuti il capello è lisciato usando una piastra calda (230°C). Se il prodotto contiene formaldeide, questa viene inalata, con i vapori che si sviluppano, sia dal parrucchiere che dal cliente o dall'utilizzatore privato. Il rilascio di formaldeide dai prodotti esaminati è così elevato da provocare gravi conseguenze, come quelle sopra descritte.

Fonte: parrucchierando
Leggi anche: Ritirate dozzine di prodotti liscianti per capelli

giovedì 4 agosto 2011

L'incenso è tossico

L'incenso si usa per esaltare la spiritualità, ma può comportare seri rischi per la salute. 

In alcuni distretti statunitensi esistono forti restrizioni per il fumo (anche all'aperto), norme per scoraggiare la combustione dei rifiuti e l'uso di camini e barbecue, ma, per l'incenso, non c'è ancora una regolamentazione, anche se stanno aumentando gli studi che dimostrano la sua pericolosità per la salute. 
Generalmente non c'è la consapevolezza di ciò che viene rilasciato nell'aria quando si brucia l'incenso. La maggiore produzione avviene in Cina e in India dove vengono aggiunti agli incensi: polveri di legno, resine vegetali, profumi e oli ,con colle contenenti formaldeide e ftalati.
Quando brucia, questa "mistura" libera nell'aria idrocarburi policiclici aromatici - composti altamente cancerogeni -, insieme a vari gas come il monossido di carbonio, biossido di zolfo e biossido di azoto. La combustione dell'incenso produce anche composti organici volatili, quali benzene, toluene e xilene, che sono da tempo noti perchè provocano irritazione delle vie respiratorie e possono anche causare mutazioni del DNA. I gas ed il particolato impregnano rapidamente gli spazi interni, lasciando residui tossici per molto tempo, anche dopo che la fiamma si è spenta. Questo non è certamente il processo di purificazione sostenuto dai mistici religiosi.

Laura Camp, insegnante di yoga al "Flying Yoga" ad Oakland, ammette che in passato usava l'incenso, "ma le persone manifestavano allergie ed asma, inoltre ho avuto studenti che hanno dovuto abbandonare i corsi, così, con l'andar del tempo, ho smesso di usarlo. Sarah Jenness, istruttrice in diversi corsi di yoga, afferma che l'incenso è una scelta molto personale, e che non è appropriato usarlo in uno spazio pubblico. Inoltre ha detto: "Molti dei miei studenti sono affetti da sensibilità chimica, quindi hanno il mio pieno sostegno affinchè l'ambiente di studio sia privo di fragranze".

In uno studio pubblicato sulla rivista medica Cancer, nel 2007, il  Dr. Jeppe Friborg del Statens Serum Institute a Copenaghen ha seguito 61.320 uomini e donne cinesi che avevano un'esposizione quasi quotidiana al fumo di incenso. Le sue scoperte hanno rivelato che essi avevano un elevato rischio di sviluppare un carcinoma a cellule squamose e tumori del tratto respiratorio superiore, cavità boccale, gola e laringe.  Altri numerosi studi, nell'ultimo decennio, hanno rilevato le componenti tossiche del fumo d'incenso; l'American Cancer Society ha paragonato l'impatto dell'esposizione all'incenso a quello del fumo passivo di sigaretta. Uno studio ha trovato inquietante che le donne incinte, che sono esposte al fumo d'incenso almeno una volta a settimana, hanno il doppio delle probabilità che il nascituro avrà la leucemia.
I produttori d'incenso non sono obbligati, per legge, a stampare la lista degli ingredienti sulla confezione dei prodotti, quindi, è impossibile capire ciò che si potrebbe sprigionare nella combustione. Inoltre, siccome i bastoncini d'incenso vengono venduti nei negozi di alimenti naturali, si perpetua il mito che l'incenso purifichi l'aria e promuova le pratiche salutari. Tuttavia, non tutti gli incensi hanno la stessa tossicità. Se sono fatti di sostanze completamente organiche  possono anche non contenere agenti cancerogeni. Ma poiché ancora non sono senza fumo, sono  pericolosi per la salute come un qualsiasi legna da ardere.

Interrogazione parlamentare per un insegnante malato di MCS

Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dell'economia e delle finanze e della salute. -
Premesso che:
sabato 23 luglio 2011, il quotidiano "Il Messaggero" ha pubblicato un articolo da cui si evince che un docente del liceo scientifico "G.B. Grassi" di Latina risulta essere affetto da una malattia rara denominata sensibilità chimica multipla;
tale malattia, stando alla definizione che ne dà il National institute of environmental health sciences degli Stati Uniti, consiste in una patologia cronica e ricorrente causata dall'impossibilità di chi ne è affetto a tollerare un dato ambiente chimico o una classe di sostanze chimiche;
nonostante la malattia sia stata accertata dai medici di parte del docente nonché da una commissione medica del Ministero dell'economia e delle finanze sollecitata dal dirigente scolastico del Grassi, dottor Gaspare Cecconi, questi a tutt'oggi si rifiuta di procedere ad una idonea collocazione lavorativa dell'insegnante nel plesso scolastico tramite il medico competente;
a seguito di tale condotta del dirigente scolastico, il docente si è visto costretto a ricorrere al giudice del lavoro, allo scopo di ricevere una collocazione all'interno dell'edificio scolastico a lui più idonea;
dall'inizio dell'anno scolastico, il docente si è visto assegnare dal dirigente scolastico aule in diversi piani e corridoi della scuola, così obbligandolo a spostarsi in diversi momenti della giornata lavorativa da un locale all'altro dell'edificio;
in particolare, il dirigente scolastico gli ha assegnato due aule poste sopra il parcheggio dei motorini, con conseguente aggravio delle sue condizioni di salute e così esponendolo ad oggettive condizioni recidivanti;
nonostante il docente abbia inoltrato formale richiesta affinché i motorini siano condotti in ingresso ed in uscita dal parcheggio a motore spento e nonostante le rassicurazioni in tal senso dell'ingegner Benito Pericoli, nominato dal dirigente scolastico, il docente è in grado di provare tramite documentazione fotografica che i motorini continuano ad entrare ed uscire dal parcheggio a motore acceso;
fino ad oggi, il dirigente scolastico si rifiuta di comunicare la posizione ufficiale del medico competente sulla questione,
si chiede di sapere quali provvedimenti di competenza i Ministri in indirizzo intendano prendere affinché il docente affetto da sensibilità chimica multipla possa lavorare all'interno del liceo scientifico "G.B. Grassi" di Latina, in ambienti a lui più idonei, rimuovendo così gli ostacoli finora posti dal dirigente scolastico del liceo medesimo e dando così seguito alla valutazione della commissione medica del Ministero dell'economia e finanze che ufficialmente ha accertato la sussistenza della patologia.

Fonte: 
senato
Foto: radioluna