Se la vita ci è resa difficile da questa assurda malattia, noi non ci arrendiamo!
"Short-term profits can short-change our future...The cost of ignoring the chemical effects on human health is quietly but steadily growing ever higher, creating a dangerous risk to the very underpinnings of society" Cindy Duering
"Scopo e compito della scienza (episthmh) è lo scoprire qualcosa che non è stato ancora scoperto e il cui esser scoperto sia preferibile al restare ignoto". Ippocrate

domenica 31 ottobre 2010

Dove trovare il cotone biologico


Anche nei supermercati è possibile trovare capi di abbigliamento in tessuto biologico. Non occorre spendere un capitale per chi è sensibile alle sostanze sintetiche. La richiesta aumenta ed il mercato si sta evolvendo anche in questo senso. 

Sostanze chimiche tossiche per i bambini

Lo stato di Washington prepara una legge per la loro limitazione.

Secondo le nuove norme, che entreranno in vigore nel 2012, Johnson & Johnson, Mattel Inc. e altri fabbricanti di prodotti per bambini saranno tenuti a riferire se giocattoli, cosmetici, gioielli, abbigliamento ed altri oggetti contengono sostanze chimiche nocive.

Nell'elenco delle 59 sostanze da segnalare sono stati inseriti il cadmio, la formaldeide, il benzene e il bisfenolo A.

Si inizierà dai prodotti destinati ai bambini al di sotto dei 3 anni, da quelli che i piccoli portano alla bocca, come i prodotti alimentari, o quelli che vanno a contatto della pelle, come ad esempio lozioni e creme. Poi seguiranno , i gioielli, la biancheria da letto, i sediolini per le auto ed i giocattoli.
"I genitori vanno in negozio e non hanno idea di cosa ci sia nei giocattoli che acquistano per i loro bambini", ha detto Ivy Sager-Rosenthal, direttore della campagna Washington Toxics Coalition (Organizzazione dedita all'educazione sui rifiuti tossici nell'ambiente), che ha fatto pressione per la legge di Washington. "Queste informazioni daranno sicurezza. Si tratta di iniziare a far conoscere i prodotti che contengono le sostanze chimiche più dannose."

giovedì 28 ottobre 2010

Nuovo episodio di DESAPARESIDA

"Quando cambiai lavoro mi resi conto che non fu una bella scelta. Pagai molto caro l'obbligo di alzarmi sempre presto la mattina e la cattiva alimentazione di quel periodo. 
Tuttavia, fu allora che successe una cosa che mi cambiò la vita. Conobbi un bel ragazzo biondo con gli occhi azzurri che venne a vivere affianco al mio appartamento. Dopo 5 mesi ci sposammo. 
Due anni dopo aver cambiato lavoro cominciarono i problemi di salute: ipoglicemia, vertigini, bronchite e problemi con i profumi nell'ambiente di lavoro. A ciò successe un aumento dell'allergia al polline che portò alla vaccinazione, fu in quel momento che ebbi la mia prima crisi di MCS, anche se non sapevo ancora cosa fosse. Continuai a vaccinarmi per anni e iniziai a portare una maschera di carta, senza sapere che in poco tempo sarebbe diventata di silicone. I problemi peggiorarono sempre più e mi affidai ai medici, ma fu invano.
Poi iniziò l'intolleranza alimentare, mi rivolsi al mio allergologo che mi consigliò di fare un test e finalmente conobbi le mie intolleranze alimentari: il glutine, l'olio d'oliva ed il riso (alimenti che mangiavo quotidianamente), ma soprattutto risultai intollerante alla maggior parte dei coloranti e conservanti, fu allora che mi convertii all'alimentazione biologica e fu allora che cambiai lavoro, inoltre, decisi di non toccare mai più una goccia di alcool. Grazie a questi cambiamenti ritrovai la mia salute...e la mia vita."
Ascoltato x noi da Roberto Arcella

Ascolta il 4° Episodio della VERSIONE RADIOFONICA
di "DESAPARECIDA" di Eva Caballé

Esposti ancor prima di nascere

Martedì il senatore Frank Lautenberg ha detto "Tra le 84.000 sostanze chimiche attualmente sul mercato - molte delle quali sono negli oggetti con cui veniamo in contatto ogni giorno - solo l'1% circa sono state studiate ai fini della sicurezza".
Lautenberg auspica una normativa che imponga ai produttori di sostanze chimiche di dimostrare la sicurezza dei loro prodotti prima dell'uscita sul mercato, così com'è previsto in Europa dalla normativa che va sotto il nome di REACH.
Il Dr. Sanjay Gupta - Capo Corrispondente Medico della CNN, chiamato  a testimoniare alla Commissione per l'Ambiente ed i Lavori Pubblici del Senato degli Stati Uniti si è detto sorpreso che l'Agenzia Americana per la Protezione Ambientale (EPA) abbia disposto la ricerca nel cordone ombelicale dei neonati di solo 200 sostanze chimiche."I bambini nascono già contaminati" ha detto. "Dobbiamo saperne di più sull'aria che respiriamo, sul cibo che mangiamo e sull'acqua che beviamo". 
"Abbiamo testato centinaia e centinaia di sostanze chimiche tossiche nel sangue di bambini che sono ancora nel grembo materno", ha riferito Ken Cook, presidente del gruppo di lavoro ambientale, un'organizzazione senza scopo di lucro di difesa dell'ambiente. L'organizzazione ha trovato una media di 232 sostanze chimiche nel sangue del cordone ombelicale di 10 bambini nati a fine 2009. Si tratta di prodotti chimici che si trovano in una vasta gamma di prodotti per la casa comune, compresi shampoo e balsami, cosmetici, plastica, tende da doccia, materassi e prodotti elettronici, come computer e telefoni cellulari".
La dottoressa Perera, chiamata anche lei a testimoniare al Senato, sta seguendo, nel centro da lei diretto, dei bambini dallo stadio prenatale fino ai primi anni di vita. Ha recentemente pubblicato, insieme ai suoi colleghi, uno studio sulla rivista "Pediatrics" che dimostra un'associazione tra le sostanze trovate nel sangue del cordone ombelicale dei bambini ed i problemi di sviluppo rilevati con i test di intelligenza.
"Il quindici per cento dei bambini (nel nostro studio) ha almeno un problema di sviluppo", ha detto Perera.
La quantità di prodotti chimici individuati nel sangue del cordone ombelicale dei neonati sembra avere il suo peso. Più alta è la concentrazione, più il quoziente intellettivo tra i bambini sembra abbassarsi. Uno studio in corso fra le donne incinta in Polonia e in Cina  ha evidenziato risultati simili.
fonti:  CNN Health
                 MCS America ©

sabato 23 ottobre 2010

CORTOMETRAGGIO SPAGNOLO sull'MCS



Lo scorso novembre, dopo un'intervista radiofonica di Eva Caballé, un ascoltatore, Victor Moreno, impressionato dal racconto, ha subito contattato Eva e le ha chiesto di collaborare ad un corto sull'MCS. Eva ha accettato di buon grado la proposta ed il risultato è un impressionante quanto veritiero quadro di tutto quello che accade ad una persona che ha perso la tolleranza alle sostanze chimiche. "Gli uccelli della miniera" questo è il titolo del corto che uscirà a dicembre.
fonte: No Fun


Non vi nascondo che, vedendo questo trailer, mi sono commossa perché ho ripercorso le lunghe e dolorose tappe della mia "carriera" scolastica, quando a scuola ero assalita dalle coliche e, una volta a casa, mi liberavo delle tossine. Mi restava una forte emicrania che mi inchiodava al letto per due giorni in una stanza buia e senza rumori. Questo per anni.
Un sentito ringraziamento a Victor Moreno e ad Eva per la sua instancabile dedizione alla causa del riconoscimento! GRAZIE EVA!

venerdì 22 ottobre 2010

Un'abitazione speciale per malati di MCS

Nei pressi di Zurigo sorgerà una palazzina speciale: gli appartamenti sono infatti concepiti per le persone che soffrono di una grave e rara forma di allergia, la Multiple Chemical Sensitivity. Chi ne è affetto spera in un'esistenza migliore.
«Durante la mia vita ho trascorso migliaia di notti in camper. Attualmente dormo nei boschi, dove la temperatura è più fresca». Quella di Christian Schifferle è una scelta obbligata: «Non posso restare troppo a lungo in un ufficio o in un appartamento».

Il presidente della cooperativa edilizia Gesundes Wohnen MCS (abitare in modo sano MCS), soffre da anni di Multiple Chemical Sensitivity (sensibilità chimica multipla). 
«Avevamo pochi soldi, ma la convinzione che insieme avremmo potuto farcela». All'inizio del 2008, una cinquantina di persone affette da MCS ha dunque deciso di costituire una cooperativa edilizia con l'obiettivo di realizzare una casa con quindici appartamenti a prezzi accessibili (indicativamente: 3,5 stanze per 1.350 franchi mensili) destinata a questa categoria di persone.
Il progetto – del costo di 5,8 milioni di franchi – dovrebbe essere terminato nel 2013, nel comune di Leimbach, in una posizione favorevole anche dal profilo della qualità dell'aria e dell'elettrosmog. 
La caratteristica della futura costruzione – progettata dallo studio Zimmermann di Zurigo – è l'utilizzo prevalente della pietra naturale, evitando accuratamente la presenza di elementi chimici. Un concetto edificatorio che ricorda le costruzioni d'epoca romana. All'entrata di ogni unità abitativa vi sarà inoltre uno speciale impianto di purificazione, per eliminare i residui chimici. 
Questo progetto – unico in Europa – può beneficiare del sostegno concreto da parte della città di Zurigo e delle autorità federali: «Non è stato affatto facile. Si è trattato di un percorso di vent'anni, durante i quali abbiamo cercato di far comprendere la situazione di chi vive come noi, e l'importanza di avere case adeguate. Non si tratta di un lusso, bensì di un'esigenza vitale», spiega Schifferle. 
Proprio per questo motivo, Schifferle è convinto che la cooperativa riuscirà a reperire gli 1,3 milioni di franchi ancora necessari per completare il finanziamento del progetto.
L'auspicio della cooperativa di costruzione è che simili strutture possano sorgere anche in altre regioni: Christian Schifferle dice di conoscere alcune centinaia di persone che soffrono degli stessi problemi, anche se è difficile azzardare cifre più precise a livello nazionale.
«Le conseguenze di questa malattia sono tali da rendere molte persone inabili al lavoro. Se si potessero garantire strutture più adeguate, parecchie di loro potrebbero invece continuare a svolgere un'attività», constata.
Un altro punto dolente è costituito proprio dal riconoscimento dell'incapacità a svolgere un'attività: «Dato che questa malattia è ancora scarsamente nota, gli organi preposti sono restii a concedere rendite d'invalidità. Anche poiché le reazioni allergiche si scatenano in presenza di concentrazioni di sostanze chimiche perfettamente legali», spiega il dottor Tereh. 
In merito al fatto che molti specialisti mettono tuttora fortemente in dubbio l'esistenza della sensibilità chimica multipla, il medico conclude: «Fortunatamente la medicina non è ancora giunta alla fine della sua evoluzione. Quello che non può essere determinato con certezza oggi, lo sarà forse domani. È ciò che auguro a queste persone, condannate a vivere una condizione davvero drammatica».
fonte: swissinfo.ch

DANNI NEUROLOGICI DA METALLI PESANTI

Il Dottori dell'ISDE Maurizio Proietti (Coordinatore rete italiana ricercatori per responsabilità ambientale e sociale) e Roberto Romizi (Presidente), a UnoMattina, mettono in guardia sui pericoli dell'accumulo dei metalli tossici nell'organismo.

giovedì 21 ottobre 2010

Desaparesida - 3

DESAPARECIDA - 3° Episodio della trasmissione radiofonica spagnola sull'autobiografia di Eva Caballé Desaparecida. Una vida rota por la Sensibilidad Química Múltiple 
Stavolta Eva, sempre attraverso il suo vissuto, mette in evidenza il rischio che corriamo di essere presi per malati psichiatrici, perché il personale sanitario non conosce l'MCS.

Ascolta il 3° episodio di Desaparesida

Fonte: No Fun

martedì 19 ottobre 2010

L'MCS menzionata nel dizionario "Sicurezza e Salute sul Lavoro".


L'Istituto Federale Tedesco per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (BAuA)* ha pubblicato un dizionario alfabetico e sistematico "Sicurezza e Salute sul Lavoro". La pubblicazione è stata creata grazie ad una collaborazione di lungo tempo tra bibliotecari documentalisti e scienziati dell'Istituto Federale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro.     
La malattia MCS - Sensibilità Chimica Multipla (classificata in Germania come ICD-10 T78.4) è menzionata nella parte alfabetica della pubblicazione "Sicurezza e salute sul lavoro",  pubblicata nel Maggio 2009, come:  
Sensibilità Chimica Multipla (B02.19.00)       
Nella parte sistematica l'MCS - Sensibilità Chimica Multipla - è catalogata con la sigla B02:  
"Malattie correlate al lavoro e Malattie Professionali / Malattie"  
inserita nella parte:  
B02.19 "altra malattia"  
B02.19.00 Sensibilità Chimica Multipla  
Per analogia è stata inserita la Sindrome da Stanchezza Cronica (CFS) .  

L'MCS non viene classificata come una malattia mentale
Per fugare ogni dubbio, bisogna sottolineare che l'MCS - Sensibilità Chimica Multipla non è inserita nel capitolo B02.15: Malattie mentali, depressione, nevrosi, Disordine da stress post traumatico o malattie psicosomatiche.  
Il dizionario offre una rapida panoramica su un ampio gruppo di temi riguardanti la sicurezza e la salute sul lavoro. Esso contiene circa 3.500 lemmi principali ed è l'unione delle parole chiave dei due precedenti dizionari "Sicurezza sul Lavoro" e "Medicina del Lavoro". Il Thesaurus è basato sul lavoro pratico del gruppo di biblioteca, di documentazione allo sviluppo dei contenuti e la loro ricerca sulla letteratura tecnica. È uno strumento per la documentazione.  
Il Thesaurus è destinato a chi fa ricerca, offrendo una letteratura su "Sicurezza e Salute sul lavoro". È un supporto per una ricerca preliminare per l'accesso ai dati della LITDOK e può essere utile per la ricerca sui relativi database specifici.   
fonte: CSN Chemical Sensitivity Network 
*Bundesanstalt fuer Arbeitsschutz und Arbeitsmedizin (BAuA)

Il BAuA è stato fondato nel 1996 come Istituto di diritto pubblico i cui scopi e attività principali sono essenzialmente rivolti a mantenere e a migliorare la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro, attraverso una progettazione affidabile della tecnologia unitamente ad una progettazione umana delle condizioni di lavoro.
Il BAuA collabora con l’OMS nel settore OHS (Occupational Health and Safety).

venerdì 15 ottobre 2010

Una signora malata di MCS ottiene il sostegno del Comune per la costruzione di un alloggio idoneo

Marianne Aagaard è una malata di MCS che, dopo 3 anni e mezzo di lotte e freddi inverni trascorsi in una roulotte, ha avuto finalmente l'opportunità di realizzare il progetto di una piccola casa costruita con materiali che può tollerare.
Il comune di Horsens, in Danimarca, ha finanziato un terzo della costruzione dell'alloggio.
Guarda in TV la casa costruita in materiali speciali:



Sempre più danesi soffrono di allergie o intolleranze. Alcune persone possono essere costrette a lasciare la propria abitazione perchè allergiche a sostanze o materiali in essa contenuti. Ma ora, per Marianne, dopo tre anni e mezzo in una fredda roulotte, ecco una casetta, progettata e costruita specificamente per i suoi bisogni.
tratto da mcsfokus
e da TV SYD

L'industria della plastica passa al contrattacco

Prende spunto dalle tattiche usate in passato dalle industrie del tabacco e organizza un vero e proprio attacco mediatico

Bill Carteaux ha percorso il palco con l'atteggiamento di un generale in procinto di inviare le sue truppe in battaglia.
Lui è in guerra contro la messa al bando del bisfenolo A, un ingrediente chiave nei prodotti di plastica trasparente. Gli studi hanno collegato il BPA al cancro della mammella, al cancro del testicolo, alle malformazioni congenite e ai problemi neurologici.
Carteaux, presidente della Società dell'industria della plastica, rappresenta i costruttori di migliaia di prodotti a base di BPA. La vendita di questa sostanza chimica ha fatturato 6 miliardi di dollari l'anno.
Per decenni, l'industria chimica è stata in grado di controllare il dibattito sul fatto che il BPA sia nocivo per la salute umana. La Food and Drug Administration, che, facendo affidamento sugli studi di settore finanziati dall'industria stessa, aveva dichiarato la sostanza chimica sicura, adesso sta riconsiderando la sua determinazione. La decisione è attesa per il 30 novembre.
"Siamo attaccati su tutti i fronti", Carteaux ha detto in occasione della riunione annuale del gruppo nel mese di giugno.
E, con  urgente bisogno, l'industria sta passando al contrattacco.
Così ha lanciato un inedito attacco mediatico con le stesse tattiche - e persone - che ha utilizzato l'industria del tabacco nella sua lotta decennale contro la regolamentazione. Questa volta, l'arsenale del settore include la tecnologia d'avanguardia. I loro cavalli di Troia: blog, Facebook, Twitter, Wikipedia e YouTube.
Tratto da un articolo di Meg Kissinger e Rust Susanne del Journal Sentinel
leggi anche Pericolo plastica: rischi per salute umana e ambiente
                     L'estrogeno sintetico BPA trovato negli scontrini di cassa                  
                     Le sostanze più tossiche: se le conosci le eviti...

TERAPIA CHELANTE


La chelazione dei metalli è la captazione di un metallo-ione attraverso due radicali di una molecola. Il complesso così formato è stabile ed i metallo-ioni diventano inattivi; per essere eliminato, tuttavia, il complesso organico/metallo-ione deve essere elaborato dal rene e/o dal fegato e solo allora può raggiungere l’esterno attraverso le urine e/o la bile.

Ne deriva che la chelazione richiede sempre un superlavoro da parte dell'organismo che deve quindi essere preparato a sostenerlo, per evitare peggioramenti.
Esistono molte sostanze naturali in grado di esplicare azione chelante, tuttavia alle normali concentrazioni in natura la loro azione non è sufficiente a rimuovere la quantità di metalli pesanti profondamente indovati nei tessuti organici, occorre quindi rivolgersi ai chelanti di sintesi. Si tratta di molecole potenti, note da tempo e utilizzate negli avvelenamenti acuti da metalli pesanti; il loro uso va riservato ai medici davvero esperti in quanto le loro caratteristiche farmacocinetiche e tossicologiche li rendono assai diversi tra loro: ogni chelante ha specifiche indicazioni e controindicazioni, modalità di somministrazione infusionale, effetti collaterali ed effetti avversi; essi possono quindi essere uno strumento potente ed efficace o, al contrario, inutile e dannoso.
Alcuni chelanti del calcio vengono utilizzati vantaggiosamente da decenni nelle patologie vascolari arteriosclerotiche ed infiammatorie, questi non devono essere utilizzati per i bambini e i ragazzi.
Tutti i chelanti depauperano l'organismo di minerali, tutti i chelanti, anche se correttamente prescritti ed usati, possono dare reazioni avverse su base idiosincrasia od allergica. La chelazione resta quindi un ATTO MEDICO e dal medico esperto va prescritta e gestita, con scienza e coscienza, anche quando il chelante sia prescritto in crema o in supposta o per bocca e quindi apparire ingannevolmente "innocuo".
L’uso di specifiche molecole chelanti nei bambini e ragazzi autistici e in altre malattie neurologiche e neurodegenerative del bambino e dell'adulto, è relativamente recente e ancora non fa parte del bagaglio culturale della Medicina Accademica.
Nella mia esperienza, la chelazione dei metalli pesanti, correttamente prescritta ed eseguita, nell’ambito di un programma complesso di cura, e trattamento insostituibile, che porta enormi vantaggi a tutti i bambini e ragazzi con patologia dello spettro autistico, consentendo, ad oggi, ad alcuni dei bambini da me seguiti, uno straordinario recupero.
Bambini e ragazzi non autistici ma con altre disabilità neurosensoriali riconducibili a tossicità da metalli pesanti e pazienti adulti con malattie neurologiche beneficiano anche essi dei trattamenti detossificanti e della chelazione dai metalli pesanti.

martedì 12 ottobre 2010

Desaparesida - 2

DESAPARECIDA - 2° Episodio della trasmissione radiofonica che fa conoscere l'autobiografia di Eva Caballé con tutte le sue traversie dovute alla non conoscenza dell'MCS da parte della classe medica. 
Da sola, dopo vari episodi di emergenza e di ospedalizzazione, si rende conto di quali sono le sostanze e gli ambienti da evitare. 
È un déjà vu per tutti i malati di MCS. Ma non è un'impressione!
Ascolta il 2° episodio di DESAPARECIDA 


fonte: No Fun

domenica 10 ottobre 2010

Sostanze e farmaci ototossici


È noto che alcuni farmaci sono tossici per le strutture neurosensoriali deputate alla funzione uditiva e all’equilibrio (organo del Corti, labirinto posteriore o vestibolo e nervo acustico).



Si tratta di sostanze la cui assunzione pregressa è spesso dimenticata o ignorata dal paziente stesso, sovente non in grado di collaborare alla raccolta di una esauriente anamnesi audiologica.
Talvolta il trattamento antibiotico o chemioterapico risale all’infanzia o è concentrato in tempi brevi: ciò rende difficoltosa la raccolta delle informazioni da parte del medico, il quale dovrà tener conto anche delle patologie pregresse, potenziali indici di esposizioni sospette. Il caso più tipico è quello dell’associazione tbc-streptomicina o patologie infiammatorie acute-antibiotici (cefalosporine, aminoglicosidi, chinolonici ecc.) o ipertensione-diuretici (ac. etacrinico).
Antibiotici
Attraversando la barriera emato-labirintica penetrano nei liquidi cocleari producendo danni soprattutto alle cellule ciliate esterne (CCE) dei giri inferiori della coclea: ciò si traduce in un danno iniziale alle alte frequenze che solo successivamente si estende alle frequenze inferiori. L’eliminazione dell’antibiotico dall’orecchio interno è in genere più lenta che non dal sangue, con la conseguenza di un recupero più lento della funzione uditiva. Studi su cavia hanno evidenziato la possibilità di sinergia tra esposizione a rumore e assunzione di antibiotici. Esistono notevoli differenze tra le varie famiglie di antibiotici (reversibilità o meno del danno; interessamento dell’organo vestibolare; presenza di acufeni; modalità di assorbimento). Anche l’uso topico di alcuni antibiotici (es. neomicina) va considerato con attenzione.
Diuretici
Furosemide, ac, etacrinico e bumetanide possono causare perdite anche rilevanti dell’udito, mentre non interessano gli organi vestibolari; la diminuzione dell’udito si instaura pochi minuti dopo l’assunzione del diuretico e generalmente regredisce una volta che il diuretico viene eliminato dall’organismo. Ciò suggerisce che un turbamento rapido degli equilibri ionici sangue/orecchio interno sia all’origine di tale disturbo. Vi è possibilità di effetti combinati (sinergici) di diuretici ed antibiotici; va inoltre tenuta sempre in considerazione l’eventualità che un danno funzionale renale possa trasformare in sovradosaggi anche dosi (di antibiotici o di chemioterapici) ritenute normali. E stato descritto un potenziamento degli effetti ototossici di alcuni metalli pesanti (cadmio) a seguito della contemporanea assunzione di furosemide.
Salicilati
L’assunzione di aspirina si associa spesso ad acufeni e più raramente a diminuzione dell’udito. L’esposizione al rumore cronico da parte di assuntori abituali di salicilati dovrebbe essere valutata con attenzione.
FANS
Molti FANS (ubuprofene, ketoprofene, diclofenac ecc.) possono causare quali effetti collaterali vertigini ed acufeni.
Chinino
L’assunzione di chinino ad alte dosi può causare ipoacusie anche irreversibili.
Farmaci anti-tumorali
Cisplatino e carboplatino possono modificare la composizione dei liquidi cocleari e danneggiare le CC. Su animale trattato è stato dimostrato il potenziamento degli effetti del rumore: ciò implica la necessità di una più attenta sorveglianza, anche in caso di esposizione a rumori non eccessivi, dei lavoratori/pazienti trattati esposti al rumore. 
La miscela di clorexidina gluconato 0,5% e alcool etilico a 70° (comunemente usata per l’antisepsi della cute integra) non può essere utilizzata all’interno dell’orecchio a causa dei suoi effetti ototossici e irritativi.

Meno note anche ai medici e sovente trascurate sono le esposizioni a tossici industriali in grado di provocare danni all’’udito.
I principali imputati sono alcuni solventi aromatici (toluene, stirene, etilbenzene, xylene), il monossido di carbonio e l’ac. cianidrico. Disolfuro di carbonio, toluene e tricloroetilene sono neurotossici provati e possono causare ipoacusia di tipo neurosensoriale.
Il toluene (utilizzato nella composizione di pitture, vernici, inchiostri, sgrassanti), lo stirene (resine) lo xylene e l’etilbenzene, solventi di uso diffuso nell’industria, possono dar luogo ad ipoacusie difficilmente distinguibili dai tipici quadri di ipoacusia da rumore consistenti in danno di tipo neurosensoriale bilaterale con inizio intorno ai 4000 hz, interessamento primario delle cellule ciliate esterne (CCE), successivo coinvolgimento anche delle CCI ed evoluzione “ad concham” (o “a cucchiaio”).
I modelli sperimentali su animale hanno confermato l’ototossicità dei solventi aromatici, suggerendo la possibilità che il dosaggio biologico del tossico possa essere utilizzato a scopo predittivo; per la componente di danno legata alla esposizione al rumore, invece, al momento non è possibile, come noto, affidarsi a misure di prevenzione diverse dalla diagnosi precoce (cioè dalla individuazione di un danno già avvenuto ed evidenziabile).
Buona parte delle esposizioni a solventi aromatici avvengono in ambienti rumorosi e vi sono dati (sperimentali ed epidemiologici) che sembrano documentare un effetto sinergico tra sostanze ototossiche di uso industriale e rumore.
fonte: diario-prevenzione
Articoli correlati: Interazione tra solventi e rumore
                                Studio spagnolo: contaminanti chimici interferiscono sull'udito

Interazione tra solventi e rumore

In uno studio dei Prof. A. Volpin, B. Saia del Dipartimento Medicina Ambientale e Sanità Pubblica - Università degli Studi di Padova: 
"Molteplici sono gli scenari ambientali e occupazionali in cui si verifica una co-esposizione a rumore e solventi, quindi fra agenti neurotossici e un  gente ototossico. Vengono analizzati gli studi epidemiologici e sperimentali con esposizione simultanea a rumore e a solventi come toluene, stirene e solfuro di carbonio che indagano eventuali effetti ototossici tramite audiometria, auditory brainstem response, potenziali evocati, reflex  decay test. 
I dati attualmente disponibili indicano che ad alti livelli espositivi, che di per se stessi sono responsabili di danno tessutale, l’interazione  tra rumore e solventi può aver luogo."

Studio spagnolo: contaminanti chimici interferiscono sulla sordità

ScienceDaily (4 Ott 2010) - Uno studio realizzato da ricercatori spagnoli ha dimostrato che la presenza di contaminanti chimici può interagire con il rumore e modificare, nel bene e nel male, il modo in cui si manifesta la  "sordità" correlata al lavoro sempre più comune tra i giovani. La perdita dell'udito causata da rumore è la più comune malattia professionale in Europa.
"I lavoratori esposti a rumore in presenza di lavorazione di metalli liquidi presentano un ritardo nell'alterazione dell'udito rispetto a quelli esposti solo a rumore di uguale intensità. Tuttavia, le persone esposte a rumore in presenza di fumi di saldatura mostrano un aumento dell'alterazione dell'udito", spiega Juan Carlos Conte, autore principale dello studio e ricercatore presso l'Università di Saragozza.
Nello studio pubblicato negli "Anales del Sistema Sanitario de Navarra", il team ha analizzato il modo in cui vari contaminanti fisici e chimici interagiscono, e l'impatto che questo ha sull'alterazione dell'udito in 558 operai metalmeccanici.
"Un problema che abbiamo rilevato rispetto ai fumi di saldatura in presenza di rumore era che la protezione usata è efficace per ridurre l'intensità del rumore, ma non per ridurre gli effetti del contaminante chimico", spiega Conte.
Le maschere a base di cellulosa o di altri composti  simili sono poco efficaci in questo caso, poiché la loro capacità di filtrare il particolato (come il carbone) non ha effetto sulle molecole dei gas tossici (come il monossido di carbonio).
Tuttavia, in ambienti rumorosi dove si lavorano i metalli, le persone hanno il vantaggio di poter utilizzare le maschere di protezione respiratoria, anche se deve essere utilizzata pure la protezione dell'udito per garantire che una persona sia ampiamente protetta dal rumore.
I ricercatori indicano altri fattori nella perdita dell'udito correlata al lavoro. Ad esempio, il tabacco contribuisce all'insorgenza del trauma acustico, mentre anche l'esposizione al rumore al di fuori dell'ambiente di lavoro influisce sull'incremento della perdita dell'udito.
Troppo rumore nei luoghi di lavoro
L'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA, 2006) riconosce che la perdita dell'udito dovuta al rumore è la più comune malattia professionale in Europa, e suggerisce di porre maggiore attenzione sui fattori di rischio combinati nei lavoratori esposti ad elevati livelli di rumore e composti chimici.
Studi recenti condotti negli Stati Uniti (Agrawall et al. 2009) e in Nuova Zelanda (Thorne et al. 2008) mostrano che la perdita di udito da rumore è una delle malattie professionali più diffuse  in tali paesi. Essi hanno concluso che i metodi classici utilizzati per controllare questo problema non hanno avuto i risultati sperati, e hanno rilevato 
una prevalenza sempre crescente, in particolare nei giovani.
fonti: ScienceDaily 
          
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venerdì 8 ottobre 2010

Anche l'occhio vuole la sua dieta


"Un'alimentazione a base di frutta, verdura e pesce. Le virtù dello zafferano. E poi lenti giuste per schermare il sole. E gli accorgimenti per il computer. Dalla scienza nuove strategie per proteggere la vista"
Lo zafferano proteggerebbe l'occhio dai danni di un'eccessiva esposizione ai raggi del sole e rallenterebbe l'evoluzione di malattie genetiche che portano alla cecità. I mirtilli ritarderebbero l'evoluzione delle maculopatie.
Anche la dieta nel suo complesso ha un ruolo fondamentale nella  protezione dell'occhio dalla degenerazione maculare: è stato dimostrato in due studi specifici. 
"Nel primo è stato dimostrato che una sola porzione di pesce alla settimana è associata a un calo nell'incidenza della malattia del 31 per cento, e che se le porzioni settimanali sono due la diminuzione è del 35 per cento; nel secondo è invece emerso che una dieta ricca di acidi grassi nocivi è collegata a un aumento di casi di degenerazione del 76 per cento, mentre qualora essa preveda meno grassi idrogenati si ha un calo dell'incidenza della malattia del 15 per cento."


fonte: L'espresso

martedì 5 ottobre 2010

Il primo episodio di "Desaparesida"

Da questa settimana in onda in Spagna "Desaparecida. Una vida rota por la Sensibilidad Química Múltiple", una serie radiofonica tratta dal libro di Eva Caballé. Il libro, che consta di  9 capitoli più l'epilogo scritto da David Palma, nella versione radiofonica, è stato suddiviso in 21 episodi; il primo di questi fa parte del  capitolo "Disadattata dalla natura" ed è introdotto da un'intervista al marito di Eva. 
Così Eva si racconta...
 "Da quanto ricordo, la mia vita è sempre stata legata ad analisi, visite mediche e, naturalmente, diagnosi sbagliate. Fin da bambina mi sono beccata tutte le malattie possibili: influenza, raffreddore, tonsillite, sinusite, bronchite, varicella, i funghi in piscina, infezioni, sanguinamento del naso ricorrenti ... Ho sentito dirmi centinaia di volte: "Sei molto fragile", come se avessi avuto la facoltà di scegliere di ammalarmi. Quando avevo cinque anni ho avuto i piedi piatti, poi sono iniziate le  allergie (la prima volta a causa del makeup per uno spettacolo teatrale a scuola), dopo che la scoliosi ed i medici mi avevano vietato di danzare e mi avevano costretto a portare un corsetto ortopedico per cinque anni.
Il mio corpo è eccessivamente reattivo ovviamente come il mio carattere. Sono sempre stata molto sincera, diretta e radicale. Tutti, credendo che questi fossero difetti, mi ripetevano che con l'età mi sarei calmata. Non si può essere diversi, la massa ti fagocita. Non lasciare la via sterrata o sarai giudicato.
Per molti anni ho avuto il timore di mostrare la mia intelligenza, ma ora non mi importa più. Non ho mai fallito e non ho mai fatto alcuno sforzo. Anche per l'esame di ammissione all'università ho studiato solo la notte prima. E studiare è stato così facile per me che ho deciso di imparare anche  il giapponese come fosse stata una sfida. Ma il mio corpo non è il mio cervello. Da quanto ricordo, il mio corpo mi è stato solo d'impedimento e mi ha coinvolto in situazioni terribili."
Ascolta l'intervista a David Palma e 1° Episodio di DESAPARECIDA 

venerdì 1 ottobre 2010

SENZA MASCHERA

In questo mondo decadente, dove il peccato più grave è la mancanza di destrezza, la mancanza di carattere, la gente lamentosa che conduce un'esistenza grigia e vuota viene travolta dai benpensanti. 
È difficile vivere in questo gregge se non sei come loro, se hai le idee chiare, se non hai paura di dire quello che pensi e se non t'importa assolutamente niente di quello che pensano gli altri. Non sei coinvolto, sei diverso, sei radicale. 
Ma un malato non può esser così. Devi essere remissivo, devi lasciarti indottrinare e seguire la strada tracciata indossando la maschera del conformismo. 
Hai l'MCS, una malattia non ancora  riconosciuta, devi lottare per sopravvivere. Non fare troppo rumore e segui gli altri. Non pensare, non agire. Tu sei un malato, comportati come tale. Devi essere docile e chiedi il permesso di non esser cacciato fuori dal gregge al quale tutti, inspiegabilmente, vogliono appartenere ad ogni costo. 
E nello spettro della stupidità che ci circonda, i sette peccati capitali sono più che mai vigenti proprio nel momento in cui, in teoria, non ci manca nulla e la società del benessere taglia il Welfare. 
Con i sentimenti anestetizzati, il sesso è ridotto ad un'ulteriore frustrazione in una vita vuota in cui trascinarsi di giorno in giorno senza fermarsi a pensare. L'estasi massima, la massima libertà, la felicità assoluta ridicolizzata e trasformata in un passatempo in più, a volte non goduto, vacuo, falso. 
La frustrazione trasformata in un appetito insaziabile. Mangiare fino a scoppiare. L'ansia causa l'incapacità di reagire seppellendola sotto una montagna di cibo. Il piacere perverso di una società sovralimentata. 
Il vuoto ci pervade e l'odio irragionevole si trasforma in rabbia contro tutto ciò che non fa per noi, con pretesti assurdi e puerili.  L'intolleranza diventa violenza contro coloro che non sono come noi, forse perché ci spaventano.
Ignari della nostra vita, passiamo le giornate a guardare le nostre tasche, per vedere se siamo diventati migliori degli altri. Gareggiamo con gli altri in una ridicola competizione per dimostrare il nostro successo. Fingiamo di essere felici. Abbiamo il vuoto dentro.
La vita è una parentesi di paura e di comodità in attesa che un giorno tutto cambi senza fare alcuno sforzo, risucchiati da un sistema che ci vuole così: esseri non pensanti. 
Trascinati dalla pigrizia, odiamo quelli che pensiamo siano migliori di noi. Essi ci ricordano la nostra meschinità, da cui non vogliamo sforzarci di uscire. Sprechiamo la nostra vita aspettando di vedere gli altri in difficoltà, mentre critichiamo i loro successi e, inconsapevolmente, vorremmo siano mediocri come noi. 
Una bellezza economica e plastificata ci avvelena e, al tempo stesso, ci fa sentire bene per un momento, quando pensiamo di essere migliori degli altri. La bellezza tossica di cui non ci importa il prezzo da pagare, in un mondo dove la salute non è apprezzata. L'orgoglio falso e smisurato, l'arroganza causata dall'ignoranza. 
Chi vuole essere sano se si può sembrare bello pur essendo stupido?
A chi non piace sembrare migliore degli altri?
C'è qualcuno che osa vivere senza maschera?

scritto da Eva Caballé