Dieci anni fa era impensabile che in Italia venisse varata una legge antifumo. Una volta accertati i danni alla salute del fumo, si è corsi ai ripari: si è cominciato col mettere in guardia dal pericolo con le scritte sul pacchetto di sigarette, poi, accertati anche i danni del fumo passivo, si è provveduto con leggi e decreti a vietare il fumo nei luoghi pubblici.
D'altronde, quando la consapevolezza subentra alla "non conoscenza" dei danni alla salute delle sostanze aromatiche di sintesi, gran parte della popolazione risponde con una richiesta di aria pulita e sicura soprattutto nei luoghi di lavoro.
Così, un cambiamento epocale in alcune nazioni evolute è già in atto: negli Stati Uniti, in Canada, in Svezia, un crescente numero di cliniche, scuole, università, chiese, edifici pubblici e luoghi di incontro, alloggi, autobus e luoghi di lavoro hanno dichiarato i loro ambienti "fragrance-free", imponendo alle persone che vi accedono il divieto di usare prodotti profumati.
Così, un cambiamento epocale in alcune nazioni evolute è già in atto: negli Stati Uniti, in Canada, in Svezia, un crescente numero di cliniche, scuole, università, chiese, edifici pubblici e luoghi di incontro, alloggi, autobus e luoghi di lavoro hanno dichiarato i loro ambienti "fragrance-free", imponendo alle persone che vi accedono il divieto di usare prodotti profumati.
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