Per anni i ricercatori hanno pubblicato studi che associano lo stress al danno del DNA. Ora i ricercatori del "Duke University Medical Center" hanno individuato il meccanismo con cui lo stress danneggia il DNA.
Lo studio è stato pubblicato su Nature il 21 agosto.
I ricercatori hanno somministrato alle cavie un composto adrenalina-simile che ha innescato uno stress cronico, causando al DNA un danno da accumulo.
Lefkowitz, uno degli autori della ricerca, ha dichiarato: "Questo potrebbe dare una spiegazione plausibile alla grande quantità di condizioni umane e disordini che vanno dalla canizie precoce a patologie mortali come i tumori maligni."
Un altro ricercatore, Makoto Hara, afferma: "Lo studio ha dimostrato che lo stress cronico induce la riduzione del livello della p53", una proteina che funge da oncosoppressore e che è considerata la "guardiana del genoma" in quanto previene le alterazioni di geni.
Lefkowitz, precedentemente, aveva individuato i GPRC, recettori accoppiati alle proteine G, come i recettori adrenergici beta. Questi recettori si trovano sulla membrana cellulare e sono il bersaglio di quasi la metà dei farmaci, tra cui i betabloccanti per le malattie cardiache, gli antistaminici ed i farmaci per l'ulcera.
Ora sta continuando gli studi sulla proteina beta-arrestina, individuata nel suo laboratorio. In un primo momento, la teoria era che le proteine beta-arrestina bloccavano o desensitizzavano i canali della proteina G, ma l'esperienza sta dimostrando che queste proteine sono responsabili anche di attività biochimiche autonome.
In questo studio gli scienziati hanno scoperto il meccanismo molecolare attraverso il quale i composti adrenalino-simili hanno agito attraverso entrambi i canali della proteina G e della beta-arrestina per danneggiare il DNA.
La pubblicazione su Nature riporta che la somministarzione per 4 settimane di composti adrenalina-simili alle cavie ha causato la riduzione della p53. Lo studio ha dimostrato anche che il DNA non è stato danneggiato nelle cavie prive di beta arrestina 1, il cui distacco ha stabilizzato la p53 sia nel timo, ghiandola molto reattiva allo stress, che nei testicoli, dove lo stress paterno potrebbe influenzare il genoma della prole.
Nei prossimi studi le cavie verranno sottoposte a stress contenuti, provocando il rilascio di adrenalina propria, per verificare che anche lo stress fisico, come quello indotto, provoca al DNA lo stesso danno da accumulo.
Immagine: 1.bp.blogspot
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