Una lettera per bloccare l'ipotesi, contenuta nella bozza del Decreto Sviluppo, che aumenterebbe i limiti di esposizione ai campi elettormagnetici. L'ha inviata Rete NoElettrosmog Italia ai deputati.
"Ill.mo Onorevole Deputato Le scriviamo perché siamo molto preoccupati per la bozza del Decreto Sviluppo in discussione da parte del Governo in questi giorni. Sembra che la bozza apparsa ieri voglia superare i limiti di legge previsti dal decreto del 2003 (ovvero 6 Volt/metro). Questo valore è già dieci volte superiore rispetto a quello considerato sicuro da molti scienziati indipendenti (ovvero 0,6 Volt/metro), mentre il Decreto Sviluppo, nella parte che allego, intende utilizzare invece per balconi, terrazzi, spazi aperti condominiali il limite generico di 20 Volt/metro. Se approvato, questo decreto rischia di mettere seriamente a rischio la salute di milioni di italiani perché sarà più facile, per i gestori, installare antenne vicino alle abitazioni, ma a risentire di più di questo innalzamento dei limiti di legge saranno soprattutto proprio i malati affetti da Elettrosensibilità, una forma di ipersensibilità ai campi elettromagnetici e anche i malati di Sensibilità Chimica Multipla (MCS), una condizione che comporta reazioni a molteplici composti chimici anche in minime quantità, non tossiche per la popolazione generale. Secondo il prof. Dominique Belpomme, noto oncologo dell'Università di Parigi, sia la MCS che la Elettrosensibilità sono causate proprio dall'aumento esponenziale di fonti radiofrequenza negli ambienti di vita. E' noto, infatti, che i campi elettromagnetici, a livelli che rientrano nei limiti attuali, favoriscono l'apertura della barriera emato-encefalica, quella barriera che protegge il cervello dalle sostanze tossiche presenti nel sangue. Dove dovranno andare ad abitare le persone con queste problematiche?
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