Se la vita ci è resa difficile da questa assurda malattia, noi non ci arrendiamo!
"Short-term profits can short-change our future...The cost of ignoring the chemical effects on human health is quietly but steadily growing ever higher, creating a dangerous risk to the very underpinnings of society" Cindy Duering
"Scopo e compito della scienza (episthmh) è lo scoprire qualcosa che non è stato ancora scoperto e il cui esser scoperto sia preferibile al restare ignoto". Ippocrate

venerdì 1 ottobre 2010

SENZA MASCHERA

In questo mondo decadente, dove il peccato più grave è la mancanza di destrezza, la mancanza di carattere, la gente lamentosa che conduce un'esistenza grigia e vuota viene travolta dai benpensanti. 
È difficile vivere in questo gregge se non sei come loro, se hai le idee chiare, se non hai paura di dire quello che pensi e se non t'importa assolutamente niente di quello che pensano gli altri. Non sei coinvolto, sei diverso, sei radicale. 
Ma un malato non può esser così. Devi essere remissivo, devi lasciarti indottrinare e seguire la strada tracciata indossando la maschera del conformismo. 
Hai l'MCS, una malattia non ancora  riconosciuta, devi lottare per sopravvivere. Non fare troppo rumore e segui gli altri. Non pensare, non agire. Tu sei un malato, comportati come tale. Devi essere docile e chiedi il permesso di non esser cacciato fuori dal gregge al quale tutti, inspiegabilmente, vogliono appartenere ad ogni costo. 
E nello spettro della stupidità che ci circonda, i sette peccati capitali sono più che mai vigenti proprio nel momento in cui, in teoria, non ci manca nulla e la società del benessere taglia il Welfare. 
Con i sentimenti anestetizzati, il sesso è ridotto ad un'ulteriore frustrazione in una vita vuota in cui trascinarsi di giorno in giorno senza fermarsi a pensare. L'estasi massima, la massima libertà, la felicità assoluta ridicolizzata e trasformata in un passatempo in più, a volte non goduto, vacuo, falso. 
La frustrazione trasformata in un appetito insaziabile. Mangiare fino a scoppiare. L'ansia causa l'incapacità di reagire seppellendola sotto una montagna di cibo. Il piacere perverso di una società sovralimentata. 
Il vuoto ci pervade e l'odio irragionevole si trasforma in rabbia contro tutto ciò che non fa per noi, con pretesti assurdi e puerili.  L'intolleranza diventa violenza contro coloro che non sono come noi, forse perché ci spaventano.
Ignari della nostra vita, passiamo le giornate a guardare le nostre tasche, per vedere se siamo diventati migliori degli altri. Gareggiamo con gli altri in una ridicola competizione per dimostrare il nostro successo. Fingiamo di essere felici. Abbiamo il vuoto dentro.
La vita è una parentesi di paura e di comodità in attesa che un giorno tutto cambi senza fare alcuno sforzo, risucchiati da un sistema che ci vuole così: esseri non pensanti. 
Trascinati dalla pigrizia, odiamo quelli che pensiamo siano migliori di noi. Essi ci ricordano la nostra meschinità, da cui non vogliamo sforzarci di uscire. Sprechiamo la nostra vita aspettando di vedere gli altri in difficoltà, mentre critichiamo i loro successi e, inconsapevolmente, vorremmo siano mediocri come noi. 
Una bellezza economica e plastificata ci avvelena e, al tempo stesso, ci fa sentire bene per un momento, quando pensiamo di essere migliori degli altri. La bellezza tossica di cui non ci importa il prezzo da pagare, in un mondo dove la salute non è apprezzata. L'orgoglio falso e smisurato, l'arroganza causata dall'ignoranza. 
Chi vuole essere sano se si può sembrare bello pur essendo stupido?
A chi non piace sembrare migliore degli altri?
C'è qualcuno che osa vivere senza maschera?

scritto da Eva Caballé

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