In un test DI LABORATORIO COMMISSIONATO DA RIVENDITORI
Sale nuovamente agli "onori della cronaca" un componente della plastica, il bisfenolo A (BPA), quello che, per intenderci, è stato sulle prime pagine dei giornali perché gli scienziati avevano dimostrato che dagli involucri delle confezioni, di cui fa parte, passa facilmente negli alimenti ; poi perché contamina il latte dei biberon, quando questi vengono riscaldati assieme al contenuto.
Ma la maggior parte dei consumatori sono probabilmente ignari che il loro sistema endocrino è regolarmente esposto al BPA grazie agli scontrini di cassa.
Ma la maggior parte dei consumatori sono probabilmente ignari che il loro sistema endocrino è regolarmente esposto al BPA grazie agli scontrini di cassa.
Lo studio ha, infatti, evidenziato che i due quinti degli scontrini provenienti da negozi di alimentari, supermercati, stazioni di rifornimento, fast-food, uffici postali e sportelli automatici (ATM), cioè quelli attivati col calore, contenevano BPA e che questo è stato facilmente rimosso con un panno-carta umido; ciò vuol dire che il BPA si attacca alla pelle umida e quindi assorbito dall'organismo. Già in uno studio svizzero era stato evidenziato il fatto che il BPA penetra, attraverso gli strati profondi della pelle, direttamente nel sangue, senza la possibilità di essere tolto con i detergenti.
la notizia dell'Environmental Working Group
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