Questo trattamento viene promosso da oltre 20 anni negli USA da una associazione medica dedicata alla Medicina Funzionale (ACAM: American Council for Advancement in Medicine).
Il termine deriva dalla parola greca "chele" che significa legare.
L'azione chelante avviene quando un minerale accetta uno scambio di almeno due elettroni con la molecola dell'EDTA.
Una volta chelato il minerale perde le sue proprietà fisiologiche o tossiche, in quanto viene sequestrato all'interno della struttura dell’EDTA ed eliminato attraverso la via urinaria.
L'EDTA chela inoltre gli ioni calcio presenti nel sangue. La riduzione del valore del calcio ematico induce una attivazione del paratormone con richiamo degli ioni calcio dai tessuti ectopici (comprese le fibrocellule muscolari delle pareti dei vasi: maggior flessibilità => aumento del flusso sanguigno) per compensare la riduzione del calcio ematico. Il paratormone aumenta la mobilizzazione del calcio sottraendolo innanzitutto alle placche in via di formazione.
In campo medico fu usata per la prima volta nel 1950 sui marinai americani che al termine della seconda guerra mondiale furono impiegati a ridipingere le navi da guerra.
Le vernici utilizzate ricche in piombo ed altre sostanze tossiche determinarono saturnismo (intossicazione da piombo).
I marinai furono sottoposti a Terapia Chelante per la detossificazione dal piombo e molti di questi pazienti precedentemente affetti da altre patologie quali angina pectoris, claudicatio intermittens, ipertensione riscontrarono beneficio, oltre che per il saturnismo, anche per la malattia vascolare.
Poiché il fatto clinico aveva rilievo "scientificamente significativo", molti studiosi del settore cominciarono ad intraprendere questo trattamento per la cura e la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Dr Sante Guido Zanella
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