Se la vita ci è resa difficile da questa assurda malattia, noi non ci arrendiamo!
"Short-term profits can short-change our future...The cost of ignoring the chemical effects on human health is quietly but steadily growing ever higher, creating a dangerous risk to the very underpinnings of society" Cindy Duering
"Scopo e compito della scienza (episthmh) è lo scoprire qualcosa che non è stato ancora scoperto e il cui esser scoperto sia preferibile al restare ignoto". Ippocrate

lunedì 1 agosto 2011

Lo troviamo un po' dovunque, dagli alimenti alle monete: è allarme BPA

L'Environmental Protection Agency ha sollevato l'interesse generale quando, il 26 luglio scorso, sulla base delle ricerche scientifiche effettuate, ha richiesto nuove prove di tossicità e il campionamento ambientale del bisfenolo A, un ingrediente di molte materie plastiche e resine a contatto con gli alimenti.
Infatti, studi recenti hanno appurato l'influenza del BPA sui comportamenti degli adolescenti: le ragazze diventano aggressive ed i ragazzi riservati (inversione delle tendenze comportamentali).
In uno studio su topi da laboratorio, sottoposti a bassi livelli di esposizione, è emersa l'influenza del BPA sull'insorgenza del diabete.
Altri studi hanno messo in evidenza il fatto che il BPA potrebbe compromettere la riproduzione.
Fonte: sciencenews
Per che cosa si usa il BPA?
Il BPA viene usato nella produzione del policarbonato, una plastica rigida impiegata nella produzione di biberon per neonati, piatti, tazze, brocche, caraffe, stoviglie per forni a microonde e recipienti per la conservazione degli alimenti. Se ne fa uso comune anche nella produzione di resine epossifenoliche, impiegate per il rivestimento protettivo interno di lattine e coperchi metallici e per lo strato interno di serbatoi per l’acqua e tini per il vino. Il BPA può migrare in piccole quantità nei cibi e nelle bevande conservati in materiali che lo contengono. 
Ricavato dal sito dell’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA):
“Il gruppo AFC (AFC - gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari, gli aromatizzanti, i coadiuvanti tecnologici e i materiali a contatto con gli alimenti) ha esaminato la solidità delle prove scientifiche attualmente disponibili e le incertezze rimanenti ed ha incluso un fattore di incertezza di 100 nel suo calcolo del TDI*, come è comune prassi scientifica. Su questa base il Gruppo ha stabilito una TDI definitiva di 0,05 milligrammi/Kg di peso corporeo. La precedente TDI provvisoria, fissata nel 2002, includeva un fattore di incertezza di 500, che è stato ridotto alla luce delle corpose prove scientifiche ora disponibili.”
*TDI sta per "Assunzione giornaliera tollerabile" 
La TDI è una stima della quantità di una sostanza, espressa in base al peso corporeo, che può essere ingerita ogni giorno per tutta la vita senza rischi apprezzabili.
Fonte: federconsveneto 

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