Secondo il professore Koni Grob, chimico dell’Official Food Control di Zurigo il cartone riciclato usato per il packaging potrebbe essere potenzialmente pericoloso a causa dei residui di inchiostro. La ricerca è stata pubblicata su Packaging technology and science e sottolinea come il riciclo del cartone usato per l’imballaggio secondario, ossia che non viene in contatto diretto con i cibi, possa essere contaminato da inchiostri derivati dal petrolio, cioè da oli minerali che, se assorbiti in grosse quantità, possono favorire infiammazioni e cancro.
Grob ha analizzato le confezioni di 120 prodotti in vendita in Germania che avevano date di scadenza lunghe anche 2 anni. Solo 30 imballaggi non avevano presenza di inchiostri. Spiega Il Fatto alimentare che riporta lo studio:
La cosa sorprendente è che la contaminazione da oli sembra avvenire anche quando l’alimento è a contatto diretto con una confezione “primaria” di cartone non riciclato, se questa è stata stivata in scatoloni più grandi di cartone ondulato riciclato. Come a dire: gli oli minerali sono pericolosi anche quando non a diretto contatto con il cibo, ma riescono a “passare” addirittura la barriera del cartone non riciclato.
Una possibile soluzione consiste nel pre-selezionare il cartone destinato all’industria alimentare che deve essere il più pulito possibile e non contaminarlo con carta stampata tipo volantini o brochure. Di fatto però le contaminazioni con gli inchiostri possono continuare a sussistere tanto che un’azienda bio come la Jordans ha smesso di usarli. Allora perché non concentrarsi nella ricerca di stabili inchiostri bio?
Fonte: eco blog
Foto: terninrete
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