Molti agricoltori italiani stanno utilizzando in questo periodo un pesticida a base di ‘1,3-dicloropropene’ che l'Istituto Superiore della Sanità ha stabilito poter essere molto pericoloso per la salute umana, in particolare per quella dei bambini, oltre che per gli animali e l’ecosistema, e che la Commissione europea ha ripetutamente rifiutato di autorizzare. È gravissimo pertanto che l’utilizzo di questa sostanza sia stato autorizzato con un Decreto del Ministero della Salute del 13 Luglio 2011.
“In base al decreto – aggiunge Ferrante - tra il 13 luglio 2011 e il 9 novembre 2011, è autorizzata la disinfestazione dei terreni agricoli destinati alla produzione di carote, pomodoro in serra, melanzana in serra, peperone in serra, zucchino e fragola.
Per quattro mesi dunque il Ministero della Salute concede una deroga agli agricoltori, e contestualmente deroga al proprio dovere di salvaguardare la salute dei cittadini.
Qui non si mette in discussione l’esigenza degli agricoltori di preservare le colture, ma l’uso improprio e pericoloso dei pesticidi ha effetti gravissimi e immediati sull’ecosistema, ed è dannoso nel medio e lungo periodo per la salute umana".
“Occorre un uso sostenibile dei pesticidi in agricoltura, in base al principio di precauzione per preservare la salute umana, in particolare quella dei bambini, perché i rapporti sulla qualità dei prodotti agricoli certificano sempre un maggior ‘inquinamento’ sulle nostre tavole.
Fazio – conclude Ferrante - ritiri immediatamente il decreto, perché è inconcepibile che il ministero della Salute autorizzi l’uso di una sostanza così potenzialmente pericolosa".
Fonte: aamterranuova
Foto: slowfood
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