La Corte d'Appello dello Stato di New York ha giudicato illeggittimo il licenziamento di un'insegnante malata di MCS che non si presentava a lavoro perchè l'ambiente di lavoro non era consono alla sua condizione di disabilità.
Uno pneumologo aveva provato che la malattia di Denise Frisino, un'insegnante di scuola media di Seattle, era dovuta alle condizioni lavorative (presenza nell'edificio scolastico di muffa, polvere ed altre sostanze irritanti). Una perizia indipendente, accertata la diagnosi di sensibilità chimica multipla, aveva prescritto che le fosse assegnato uno spazio di lavoro fornito di buona ventilazione e con la totale assenza di sostanze chimiche aventi odori forti in modo che potesse tornare a lavorare.
Ma la scuola di Denise non aveva seguito le raccomandazioni dei medici e, perdipiù, aveva licenziato l'insegnante per il suo mancato rientro al lavoro.
Allora la lavoratrice ha intentato causa alla scuola per non averle fornito un idoneo ambiente di lavoro, per averla discriminata, per averla licenziata come atto di ritorsione e per averla sottoposta a stress emotivo.
La corte d'Appello, ribaltando il primo giudizio sommario, ha giudicato illeggittimo il licenziamento.
Fonte: AMERICAN CHRONICLE
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