Lo afferma il Prof. Genovesi del Dipartimento di Fisiopatologia Medica del Policlinico Umberto I di Roma in una lettera aperta, in cui illustra i risultati delle indagini eseguite all'IDI, su sua indicazione, dai malati di MCS. "Abbiamo una casistica di circa 200 casi, 70 dei quali dallo screening già effettuato presentano dei risultati incontrovertibili; il 100% dei pazienti possiede, infatti, un'alterazione funzionalmente molto significativa di un gene che produce un enzima fondamentale per eliminare i radicali liberi, il 90% circa possiede una spiccata riduzione funzionale di un altro enzima chiave nell'eliminazione dei radicali liberi ed è superfluo dire che, ovviamente, i controlli fatti su persone non affette dall'MCS, hanno mostrato le alterazioni esaminate solo in circa il 20% dei casi e la maggior parte delle volte non associate tra di loro come invece accade nell'MCS. Tuttavia l'elemento più significativo e paradossale, forse, è che la maggior parte dei malati affetti da MCS ha un'alterazione funzionale di una classe di enzimi che servono a metabolizzare le benzodiazepine e i neurolettici cioè proprio quella classe di farmaci che i medici ignoranti prescriverebbero ai pazienti ritenendoli "picchiatelli"; non solo quei farmaci sarebbero inefficaci come sedativi o deliriolitici, ma soprattutto sarebbero estremamente pericolosi su un organismo non in grado di utilizzarli correttamente ed eliminarli adeguatamente."
fonte: disabili.comLa tossicità dei metalli pesanti e di altri inquinanti abbassano i livelli di ossigeno nel sangue favorendo lo stress ossidativo fonte foto: stepstoperfecthealth | ||||||||
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