Un attacco d'asma in ufficio a causa dei detergenti usati per le pulizie, un'inspiegabile emicrania provocata dal profumo usato dai colleghi, una forte reazione cutanea generata dal cloro impiegato per disinfettare l'acqua in piscina.
Si manifesta nei modi più disparati la Sensibilità Chimica Multipla (riconoscibile con l'acronimo Mcs), la malattia scoperta negli anni Cinquanta dall'allergologo americano Randolph Theron della quale soffre dal 2 al 10 per cento della popolazione italiana. Anche se le stime ufficiali parlano di quattromila connazionali affetti, poiché la patologia non è ancora riconosciuta e moltissimi casi non sono dichiarati.
La Msc è una forma di ipersensibilità alle sostanze chimiche presenti nell'ambiente e nei prodotti di uso comune (ma a scatenarla possono essere anche i campi elettromagnetici, le luci fluorescenti, i ripetitori e i telefonini) che compromette la capacità lavorativa, la vita sociale e l'autonomia a vari livelli, a seconda dello stadio della malattia.
Una patologia della quale si è occupato il Consiglio Comunale approvando un Ordine del giorno per sollecitare il Parlamento italiano a discutere le sei proposte di legge presentate alla Camera e al Senato per riconoscere la Msc come malattia sociale applicando i criteri diagnostici stabiliti dal Consenso Internazionale del 1999.
E proprio in ambito internazionale la Mcs non è più da tempo una sconosciuta da anni. Gli Stati Uniti, il Canada, la Germania e il Giappone hanno riconosciuto questa patologia ambientale, mentre in Italia manca ancora una legge quadro che equipari i diritti di questi malati a quelli di qualsiasi altra forma di disabilità (tutela del lavoro, diritto alle cure...).
L'ordine del giorno (primo firmatario Beppe Castronovo) impegna la Giunta ad attivare con la Conferenza dei presidenti e le Asr "le azioni necessarie per superare le difficoltà delle persone affette da Mcs con piani assistenziali individualizzati".
Una patologia della quale si è occupato il Consiglio Comunale approvando un Ordine del giorno per sollecitare il Parlamento italiano a discutere le sei proposte di legge presentate alla Camera e al Senato per riconoscere la Msc come malattia sociale applicando i criteri diagnostici stabiliti dal Consenso Internazionale del 1999.
E proprio in ambito internazionale la Mcs non è più da tempo una sconosciuta da anni. Gli Stati Uniti, il Canada, la Germania e il Giappone hanno riconosciuto questa patologia ambientale, mentre in Italia manca ancora una legge quadro che equipari i diritti di questi malati a quelli di qualsiasi altra forma di disabilità (tutela del lavoro, diritto alle cure...).
L'ordine del giorno (primo firmatario Beppe Castronovo) impegna la Giunta ad attivare con la Conferenza dei presidenti e le Asr "le azioni necessarie per superare le difficoltà delle persone affette da Mcs con piani assistenziali individualizzati".
Fonte: Però Torino
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