Se la vita ci è resa difficile da questa assurda malattia, noi non ci arrendiamo!
"Short-term profits can short-change our future...The cost of ignoring the chemical effects on human health is quietly but steadily growing ever higher, creating a dangerous risk to the very underpinnings of society" Cindy Duering
"Scopo e compito della scienza (episthmh) è lo scoprire qualcosa che non è stato ancora scoperto e il cui esser scoperto sia preferibile al restare ignoto". Ippocrate

giovedì 30 giugno 2011

Inquinamento, Autismo, Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività


Sono allarmanti i risultati del più vasto studio condotto sugli effetti dell'inquinamento nello sviluppo cerebrale dei minori.

La ricerca, effettuata da un gruppo di ricercatori americani della Harvard School of Public Health di Boston e pubblicata sulla rivista medica britannica The Lancet, giunge a conclusioni drammatiche.

Si stima, ad esempio, che tutti i bambini nati nei paesi industrializzati tra il 1960 e il 1980 siano stati esposti al piombo dei carburanti e che questa esposizione abbia più che dimezzato il numero di persone con quoziente intellettivo (QI) oltre 130 (considerato tipico di una intelligenza notevole) e aumentato il numero di persone che totalizzano meno di 70, ha spiegato Philippe Grandjean, il coordinatore di questo enorme lavoro in cui è stata passata in rassegna tutta la letteratura scientifica mondiale sull'argomento.

I composti chimici inquinanti, sottolinea ancora lo studio, causano problemi di sviluppo del cervello in milioni di bambini portando a disturbi comportamentali quali l'autismo o l'iperattività, sino anche al ritardo mentale.

I medici della Harvard School hanno individuato ben 202 voci, ma purtroppo non si tratta di una lista definitiva.

I contaminanti ambientali soprattutto di derivazione industriale sono moltissimi, ma finora solo per pochi si hanno dati certi sui loro effetti nocivi sulla salute, e, comunque è sempre stata trascurata la questione dell'esposizione a basse dosi che agisce indisturbata e può causare seri problemi di salute, soprattutto per i più piccoli.

Si calcola infatti che circa un bambino su sei abbia un disturbo dello sviluppo, quasi sempre riguardante il sistema nervoso. 

La preponderanza di disturbi del sistema nervoso non è casuale, ma si deve al fatto che dallo sviluppo sociale fino a tutta l'adolescenza, il cervello è particolarmente vulnerabile e basta poco per corrompere il suo naturale percorso di sviluppo. 

Ciò può favorire la comparsa di disturbi del comportamento come il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, o malattie neurologiche come l'autismo, oppure può determinare dei cambiamenti nell'intelligenza del bambino.

Milioni di bambini nel mondo, avvertono gli studiosi nella loro ricerca, sono oggi vittime ignare di una "epidemia silenziosa". Silenziosa perché si tratta di problemi subclinici, ma il cui impatto è enorme: deficit di sviluppo cerebrale significano ridotte capacità per gli adulti di domani.

Un flagello che potrebbe essere combattuto, suggeriscono ancora gli studiosi dello studio, innanzitutto adottando il principio di precauzione, per cui ogni sostanza chimica va rigidamente regolamentata e, solo se si dimostra che è innocua, la regolamentazione può farsi meno stringente. Questo approccio si comincia ad usare in Europa, che ha approvato la normativa REACH.

A rendere la situazione più grave c'è ancora il fatto che si fa troppo poco per limitare la diffusione di quelle sostanze unanimemente riconosciute come nocive, a cominciare da metil-mercurio, PBC, piombo e arsenico. Solo su piombo e mercurio ci sono delle regole volte a proteggere i più piccoli, denuncia Grandjean, per le altre 200 della lista, pur essendo conosciuti come agenti tossici per il cervello, non esiste alcun regolamento a misura di bambino.

I contaminanti industriali sono quindi la causa di un'epidemia silenziosa, responsabile dei problemi di sviluppo del cervello di milioni di bambini nel mondo - concludono gli esperti, "Il cervello dei nostri bimbi è 
la risorsa economica più preziosa che abbiamo
- afferma Grandjean, - dobbiamo adottare 
iniziative di salute pubblica che lo proteggano".

Fonti: Il Prisma
Leggi anche: 

Sostanze chimiche tossiche per i bambini

I medici statunitensi chiedono di regolamentare le sostanze tossiche



martedì 14 giugno 2011

Il diserbante Roundup della Monsanto causa malformazioni neonatali, cancro, danni genetici, alterazioni al sistema endocrino e altri danni anche a bassissime dosi

* L'Industria ne era a conoscenza dal 1980 e le autorità di regolamentazione dell'UE dal 1990 * 

L'industria e le autorità di regolamentazione dell'UE sapevano già rispettivamente dal 1980 e dal 1990 che il Roundup, il diserbante più venduto al mondo, causa difetti di nascita - ma non ha ritenuto di dover informare il pubblico. Questa è la conclusione del nuovo rapporto, pubblicato il 7 giugno, "Roundup e difetti neonatali: il pubblico deve essere tenuto all'oscuro?" di un gruppo di scienziati e ricercatori internazionali . [1]

Il rapporto rivela che proprio gli studi di settore (tra cui quello commissionato dalla Monsanto stessa) ha mostrato nel lontano 1980 che il glifosato,  principio attivo del Roundup, provoca difetti neonatali negli animali di laboratorio. 

Il governo tedesco conosce questi risultati almeno dal 1990, quando, come  stato membro "relatore"  per il glifosato, ha riesaminato gli studi di settore per l'approvazione dell'Unione Europea del diserbante. La Commissione europea ne è consapevole almeno dal 2002, quando approvò l'uso del glifosato. 
Ma questa informazione non è stata resa pubblica. Al contrario, i regolatori hanno sempre tratto in inganno il pubblico sulla sicurezza del glifosato. Più recentemente, l'anno scorso, l'Ufficio federale tedesco per la protezione dei consumatori e la sicurezza alimentare, il BVL, ha affermato in Commissione che non vi era "alcuna evidenza di teratogenicità" (capacità di causare difetti alla nascita) per il glifosato. 

Il BVL ha fatto questo commento nell'ambito della confutazione [2], di uno studio scientifico indipendente pubblicato l'anno scorso da scienziati argentini
Lo studio ha dimostrato che il glifosato Roundup causa difetti di nascita in rane e polli  [3]. Lo studio è stato indotto dall'alta percentuale di malformazioni congenite e tumori nelle zone del Sud America dove cresce la Roundup ready soy, soia  modificata geneticamente per resistere a generose dosi di Roundup, il diserbante glifosato*
Nella sua confutazione dello studio argentino, il BVL ha citato come prova della sicurezza del glifosato gli studi di settore presentati alla Commissione nel 2002 per l'approvazione del glifosato (il riconoscimento che è attualmente in vigore). 
Ma gli autori della nuova relazione hanno ottenuto l'approvazione dei documenti e hanno scoperto che, contrariamente a quanto affermato dal BVL, nei propri studi di settore, condotti tra il 1980 ed il 1990, hanno dimostrato che il glifosato del Roundup causa difetti di nascita negli animali da esperimento. In alcuni casi, questi effetti si sono verificati a basse dosi. 
Le autorità tedesche e gli esperti della Commissione Ue ECCO gruppo di revisione [4], ha insabbiato le conclusioni e la Commissione ha approvato il diserbante. 
Claire Robinson, co-autore della nuova relazione e portavoce della ONG per la sostenibilità Earth Open Source, che l'ha pubblicata, ha dichiarato: "Questo sembra un trentennale insabbiamento da parte dell'industria e le autorità di regolamentazione hanno certamente messo il pubblico a rischio. Roundup è usato non solo da parte degli agricoltori, ma nei giardini delle abitazioni, nei cortili delle scuole e in altre aree pubbliche, in parte a causa delle false certificazioni  che lo indicano come un prodotto sicuro ". 

Commissione- ritardi nella revisione del glifosato 
A giugno, entrerà in vigore in Europa una nuova e più rigorosa regolamentazione dei pesticidi . Secondo un esame obiettivo, come prevede questo nuovo regolamento, il glifosato sarebbe quasi certamente messo al bando. Questo perché secondo il regolamento, devono essere presi in considerazione studi indipendenti.  Molti di questi studi, riassunti nella nuova relazione, dimostrano che il glifosato del Roundup  causa difetti neonatali, cancro, danni genetici, alterazioni del sistema endocrino e altri effetti gravi, spesso a dosi molto basse. 

Il Glifosato sarebbe dovuto essere riesaminato nel 2012. Ma alla fine dell'anno scorso, la Commissione ha adottato in sordina una direttiva per ritardare il riesame del glifosato e di altri 38 pesticidi fino al 2015 [5]. 

Inoltre, nel 2015, il glifosato sarà esaminato in modo permissivo, con norme obsolete. Questo perché la Commissione non sarà riuscita ad approntare in tempo il nuovo regolamento dei test da far fare alle industrie. Così, probabilmente, il glifosato arriverà alla revisione del 2015 e non sarà esaminato in modo aggiornato, e dati più rigorosi saranno richiesti solo dopo altri 15 anni, nel 2030 [6]. 

Claire Robinson ha affermato: "Il glifosato potrebbe ottenere un vuoto normativo fino al 2030, in un momento in cui le aziende biotech staranno facendo pressione sull'Unione Europea per ottenere il permesso di coltivare in Europa sementi geneticamente modificate tolleranti al glifosato. Ciò porterebbe ad un enorme aumento dell'uso del glifosato in Europa, com'è successo in Nord e Sud America. La beneficiaria del ritardo della Commissione sarà l'industria; a soccombere sarà la salute pubblica. 

"La Commissione deve cancellare il ritardo e procedere all'immediato riesame del glifosato Roundup, prendendo in considerazione la letteratura scientifica indipendente. Nel frattempo, si deve applicare il principio di precauzione e  vietare il diserbante in Europa fino a quando la revisione non sarà completata." 

Riferimenti 

1. Antoniou, M., Habib, M., Howard, C.V., Jennings, R.C., Leifert, C., Nodari, R. O., Robinson, C., Fagan, J. 2011. Roundup and birth defects: Is the public being kept in the dark? Earth Open Source. June. http://www.scribd.com/doc/57277946/RoundupandBirthDefectsv5

2. BVL, Germany. 2010. Glyphosate – Comments from Germany on the paper by Paganelli, A. et al. (2010): "Glyphosate-based Herbicides Produce Teratogenic Effects on Vertebrates by Impairing Retinoic Acid Signaling". October 19. http://www.powerbase.info/index.php/File:BVL2010.comments.Paganelli.pdf

3. Paganelli, A., Gnazzo, V. et al. 2010. Glyphosate-based herbicides produce teratogenic effects on vertebrates by impairing retinoic acid signaling. Chem Res Toxicol 23(10): 1586–1595.

4. Questa recensione è stata fatta dal team di esperti scientifici dell'EFSA PPR. 

5. Commissione europea. 2010. Direttiva della Commissione 2010/77/EU del 10 novembre 2010, che modifica la direttiva 91/414/CEE per quanto riguarda le date di scadenza per l'iscrizione nell'allegato I delle determinate sostanze attive. GU L 230 del 19.8.1991. 

6. Le ragioni precise di questo ritardo sono spiegate nel nuovo rapporto. 
Immagini: greenme
pubs.acs
Scarica il nuovo rapporto in formato pdf

Leggi anche: -REGOLAMENTATO L'USO DEI DISERBANTI IN ARGENTINA
-I diserbanti a base di glifosato producono effetti teratogeni su animali vertebrati alterando il segnale dell'acido retinoico (Ingl)
Rapporto del Comitato Investigativo sugli Inquinanti dell'Acqua (Spagn)
-Rapporto del Comitato Investigativo sugli Inquinanti dell'Acqua (Ingl)

lunedì 6 giugno 2011

CONVEGNO A Pieve di Cadore (BL) SU MCS

Associazione Nazionale Persone Chimicamente Sensibili
Organizza il convegno 
     SENSIBILITA' CHIMICA MULTIPLA
    MCS: La nuova letteratura delle malattie ambientali 
     Pieve di Cadore, 18 Giugno 2011
Sede: SALA Auditorium Cos. Mo.
Pieve di Cadore (BL) 
Ingresso gratuito
Convegno rivolto a medici 
PRESENTAZIONE
La Sindrome MCS (Multiple Chemical Sensitivity) o Sensibilità Chimica Multipla, di cui le prime segnalazioni risalgono al 1956, riconosciuta recentemente negli USA, Canada, Giappone, Germania, Austria, è stata inclusa nella Classificazione Internazionale delle Malattie dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, (WHO) ICD-10 sotto il codice T 78.4.
La Sensibilità Chimica Multipla si sviluppa in seguito ad una esposizione acuta o continua a sostanze tossiche. E' una malattia multisistemica fisico-organica, progressiva, irreversibile e gravemente invalidante. Chi ne è affetto perde stabilmente la capacità di tollerare gli agenti chimici presenti nell'ambiente anche in piccole quantità o addirittura in minime tracce.
Le reazioni avverse ai prodotti chimici si manifestano dopo ingestione, contatto, inalazione, con sostanze multiple non sempre correlate tra loro, ma generalmente tollerate dalla maggior parte della popolazione e di uso comune come profumi, deodoranti, ammorbidenti, lacche, gel, prodotti plastici, formaldeide, VOC, farmaci, prodotti medicamentosi, pesticidi, alimenti, ecc..
Il soggetto affetto da MCS presenta una spiccata iperosmia.
La Sindrome coinvolge vari sistemi fisiologici. In particolar modo vengono interessati l'apparato respiratorio, endocrino e il sistema nervoso. Spesso l'MCS viene confusa con l'allergia. E' necessario sottolineare che rispetto alle reazioni allergiche, la sensibilità chimica segue un altro decorso, ha dinamiche differenti, anche se propone una sintomatologia simile a quella dell'allergia.
Studi e ricerche hanno ampiamente dimostrato l'organicità della patologia e rilevato una ridotta capacità di metabolizzazione delle sostanze xenobiotiche a causa di un polimorfismo genetico o la rottura dei meccanismi enzimatici di metabolizzazione.
Nella  Sensibilità Chimica Multipla l'alimentazione occupa un ruolo rilevante.
La MCS induce l'organismo ad avere reazioni avverse agli alimenti, provoca intolleranze alimentari e in particolare al glutine, fino a perdere completamente la facoltà di tollerare determinati alimenti.
E' necessario che il soggetto afflitto dalla Sindrome curi la propria nutrizione seguendo diete specifiche, al fine di migliorare la propria condizione clinica ed evitare la perdita di tolleranza di ulteriori alimenti.
Un ruolo determinante è svolto dalla qualità dell'ambiente.

RELATORI
Dott. Ernesto Burgio  Coordinatore del Comitato Scientifico ISDE (International Society of Doctors for Environment)
Dott. Giovanni Belli Medico Chirurgo Ecologia Clinica - Nutrizione - MMG A.S.L. Roma - Membro A.I.Nu.C. - Accademia Internazionale Nutrizione Clinica
Prof. Giuseppe Genovesi Medico Chirurgo specialista in endocrinologia, psichiatria ed immunologia, Dipartimento di Medicina Sperimentale - Policlinico Umberto I - Sapienza Università di Roma
Arch. Leopoldo Busa  Architetto progettista specializzato in bioclimatica. Esperto in "CasaClima" e in salubrità degli ambienti indoor.
Prof. Leopoldo Silvestroni  Endocrinologo - Sapienza Università di Roma
Prof. Maurizio Simmaco Medico Chirurgo, Professore di Biologia Molecolare Dipartimento di Neuroscienze Salute Mentale Organi di Senso - Azienda Ospedaliera Sant'Andrea -  Sapienza Università di Roma
PROGRAMMA SCIENTIFICO
Presidente: Prof. Giuseppe Genovesi - Moderatore: Leopoldo Silvestroni 
Ore 8,00 Registrazione partecipanti
Ore 8,15 Prof. Giuseppe Genovesi - Apertura dei lavori e presentazione delle finalità del Convegno
Ore 8,30 Prof. Giuseppe Genovesi - L'esperienza nella Regione Lazio per la gestione e supporto clinico dei Pazienti M.C.S.
Ore 10,00 Prof. Maurizio Simmaco - Strategie di Medicina Personalizzata per la caratterizzazione funzionale dei Pazienti M.C.S.
Ore 10,45  Coffee Break
Ore 11,00  Dott. Ernesto Burgio - Il Paradigma Epi-Genetico nelle Nuove Malattie Ambientali: Sensibilità Chimica Multipla, Fibromialgia, Elettrosensibilità…
Ore 11,45 Prof. Leopoldo Silvestroni - Interferenti endocrini: nuova sfida alla scienza e alla salute umana   
Ore 12,45 Dott. Giovanni Belli - Le reazioni avverse agli alimenti, allergie e intolleranze alimentari
Ore 13,20 Arch. Leopoldo Busa - Ambiente e Patologia
Ore 13,55 Discussione
Ore 14,30 Chiusura dei lavori
       
PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI
                  Associazione Nazionale Persone Chimicamente Sensibili
Lupo Ester
Tel. 331 2874970 e.mail: anchise_2009@libero.it 
SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE NELL'ORGANIZZAZIONE DELL'EVENTO

mercoledì 1 giugno 2011

Barcellona- Un distillato del petrolio lo fa ammalare: risarcito


Un Giudice del Lavoro del Tribunale di Barcellona ha stabilito in 148.532,74 € l'indennizzo per un lavoratore malato di MCS.
Nell'azienda si fa uso di una sostanza la cui principale componente è un distillato di petrolio che è stato classificato come sostanza cancerogena.  Il Giudice del Lavoro, nella sua ampia relazione, ha specificato che il sistema di aerazione nel magazzino non tiene conto della presenza di sostanze chimiche tossiche, nocive o irritanti, anche se il rischio di esposizione agli oli utilizzati è stato dichiarato "serio" dalla ditta stessa. 
Fonte: diariodelaltoaragon
Leggi anche:   Sentenza N.53 del Tribunale di Viterbo 20.01.2010
                    SICUREZZA AMBIENTALE SUL LAVORO                 
                    Telelavoro per i malati di MCS (USA)

OMS: I CELLULARI POSSONO CAUSARE IL CANCRO

 L'uso di telefoni cellulari e di altri dispositivi wireless può causare il cancro: è quanto emerge da uno studio effettuato dall'International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Sotto esame le frequenze radio elettromagnetiche generate da questi dispositivi, che ''accrescono il rischio di glioma, un  tipo di tumore maligno al cervello'', si legge in una nota della IARC. Una equipe di 31 esperti si è riunita nei giorni scorsi a Lione (Francia) ed è giunta a questa conclusione, spiega Jonathan Samet, presidente del gruppo di lavoro, "basandosi sull'analisi degli studi epidemiologici effettuati sugli esseri umani''.

Le principali conclusioni del dibattito su questo argomento saranno pubblicate in una monografia curata dal Centro internazionale di ricerca sul cancro nel numero di luglio della rivista Lancet Oncology.

L'esposizione ad inquinanti organici persistenti (POP) predispone al diabete e a malattie cardiovascolari

Basse dosi di pesticidi organoclorurati e policlorobifenili predispongono a obesità, dislipidemia e insulino-resistenza, che sono i comuni precursori del diabete di tipo 2 e di malattie cardiovascolari.
Questi sono i risultati ai quali è pervenuto uno studio ventennale di alcuni ricercatori coreani.
fonte: PubMed/MEDLINE