In Argentina, a seguito di studi approfonditi, è stato vietato l'uso di diserbanti a meno di 800 metri dalle abitazioni, altrove sono nati gruppi per contrastare questa assurda pratica perchè rende impossibile coltivare biologicamente i campi vicini e danneggia l'apicoltura, mentre gli scienziati scoprono effetti tossici su animali e sugli ecosistemi (nel Lazio un importante lago è vicino al collasso ecologico anche a causa di questi prodotti).
La cosa più grave è che in questo uso massiccio viene del tutto trascurato il principio di precauzione, e non si considera quella legge della chimica secondo la quale l'uso di più molecole (magari "innocue") in uno stesso ambiente può indurre problemi gravissimi sulla salute e sull'ambiente a causa delle "sinergie" che si sviluppano tra queste sostanze.
Veramente siamo disposti a sacrificare la nostra salute, quella dei nostri figli e la biodiversità per tenere a bada con minor fatica l' "erba", cioè una delle più importanti "scoperte" dell'evoluzione?
Fonti: Greenreport
Il Messaggero
vedi anche: Revista 'Soberanía alimentaria, biodiversidad y culturas'
Il Messaggero
vedi anche: Revista 'Soberanía alimentaria, biodiversidad y culturas'
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