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INIZIATIVE PER LA CURA E LA PREVENZIONE DELLA SENSIBILITÀ CHIMICA MULTIPLA | |||||
Donella Mattesini | |||||
Cofirmatari: Mario Pepe (PD), Murer, Gatti, Codurelli, Miotto, Porta, Nannicini, Scarpetti, Schirru, Siragusa, Motta, Pizzetti, Baretta, Naccarato, Mastromauro, Gnecchi, Bucchino, Fedi, Pompili, La Forgia, Arturo Mario Luigi Parisi, Viola, Miglioli, Boccuzzi, Recchia, Iannuzzi, Colombo, Zampa, Argentin, Giorgio Merlo | |||||
Numero: 200782 | |||||
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere - premesso che: la sensibilità chimica multipla (MSC) è una patologia che si sviluppa in seguito ad un'esposizione acuta o cronica a sostanze tossiche (profumi, prodotti per l'igiene personale, detersivi, deodoranti ambientali, ammorbidenti, insetticidi, erbicidi, solventi, smog e fumi industriali, sgasamento delle materie plastiche, farmaci, e altro) che producono una sensibilizzazione a più sostanze chimiche; all'inizio i sintomi quali rinite, asma, dermatite, mal di testa, irregolarità cardiocircolatoria, disturbi digestivi, stanchezza cronica, dolori articolari e muscolari, disturbi uditivi e della vista, compaiono a seguito della esposizione e scompaiono evitando la stessa. Con il progredire della malattia i sintomi si cronicizzano con uno stato infiammatorio generale che produce un danno organico irreversibile (ictus, infarto, cancro, patologie autoimmunitarie, sclerosi multipla, artrite reumatoide, Parkinson, e altro); l'ipotesi più accreditata della causa della MCS è una ridotta capacità di metabolizzazione delle sostanze xenobiotiche a causa di una carenza genetica o della rottura dei meccanismi enzimatici di metabolizzazione a seguito della esposizione tossica; tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 tre regioni hanno riconosciuto la MCS come patologia rara: Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo. Nel 2006 anche la regione Lazio ha compiuto questo riconoscimento, rinnovandolo nell'articolo 50 della legge finanziaria del 2007; negli ultimi anni diversi malati con MCS di grave entità hanno ottenuto l'invalidità al 100 per cento, il riconoscimento ai fini della legge n. 104 del 1992, in un caso, anche l'accompagno. Molti altri hanno ottenuto dalla ASL, il rimborso delle cure all'estero per patologia residuale o la fornitura di ausili terapeutici, come purificatori dell'aria, mascherine ai carboni, umidificatori dell'ossigeno in vetro dell'AEHF. In altri casi, purtroppo, molti malati stentano a ottenere qualsiasi assistenza medica oppure si rivolgono a più specialisti, incorrendo in tentativi diagnostici e terapeutici spesso inutili, se non dannosi, e in ogni caso con un pesante aggravio economico; le difficoltà di accesso dei malati italiani ai servizi sanitari pubblici e privati, a causa della mancanza di unità ambientali controllate (prive di sostanze tossiche), rendono ulteriormente difficile la valutazione del fenomeno -: se sia a conoscenza dell'incidenza della suddetta malattia nel nostro Paese; se non ritenga necessario, ai fini della diagnosi precoce e della prevenzione della MCS, promuovere la definizione di indirizzi, in collaborazione con le regioni, affinché attraverso i piani sanitari, sia definito un programma articolato che permetta di assicurare la formazione e l'aggiornamento professionali del personale medico, al fine di facilitare l'individuazione dei soggetti affetti da MCS nonché dei soggetti, non sintomatici, appartenenti a categorie a rischio di contrarre la suddetta malattia, e sia adottato presso le unità di pronto soccorso un protocollo di ospedalizzazione per la MCS da attuare nei casi di necessità ed urgenza. dal sito deputatipd |
venerdì 16 luglio 2010
Interpellanza parlamentare sull'MCS
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