Esiste una relazione tra l'uso del talco in polvere ed il cancro alle ovaie: lo dimostrano diversi studi scientifici, effettuati negli ultimi trent'anni, con la media di uno all'anno. In uno di tali studi, i ricercatori hanno testato diversi prodotti a base di talco attualmente in commercio , e in ben 39 articoli su 40 sono state trovate tracce di asbesto.
Il fillosilicato di magnesio , meglio noto col nome di talco, se ridotto in polvere rappresenta un grave pericolo anche per i polmoni per le sue proprietà infiammatorie: durante il cambio dei pannolini i neonati ne respirano in gran quantità col rischio di contrarre affezioni polmonari a volte anche letali.
*"PRINCIPALI IMPIEGHI DEL TALCO
Le maggiori applicazioni s’incontrano nell’industria:
- tessile, quale addensante nell’apprettatura e lubrificante dei fili;
- saponiera, per assorbire olii grassi e fissare coloranti e profumi;
- del caucciù, come costituente della gomma bianca e lubrificante degli
stampi;
- cartiera, quale materiale di carica in sostituzione del caolino (aumenta
alcune proprietà della carta quali bianchezza, patinatura, flessibilità e
resistenza, la preserva dall’umidità e ne facilita la lavorazione, in
particolare nella fase dell’arrotolamento e della tagliatura)
- molitoria, per la brillatura del riso e contro l’azione di batteri ed agenti
atmosferici;
- del cuoio, per la produzione dei grassi utilizzati nella conciatura,
- della ceramica, per la produzione di ceramica “craquelee” e d’isolanti;
- vetraria, come ingrediente per paste di vetri speciali (opachi, da
orologio);
- dei colori e delle vernici, al posto della creta e del gesso per
l’assorbimento dei colori;
- farmaceutica e cosmetica, per la produzione di polveri essiccanti e
rinfrescanti della pelle, di prodotti per il maquillage, di creme, di paste
dentifrice e come polvere da massaggio;
- degli esplosivi, quale materiale di carica inerte,
- dei lubrificanti, per la preparazione di grassi per ruote (lubrificanti
solidi);
- metallurgica, come rivestimento delle forme;
- agricola, nella preparazione dei concimi, delle miscele contro le
malattie delle piante;
- dei legnami, per la verniciatura del legno grezzo;
- edilizia, come costituente per finti marmi, piastrelle, pavimenti e tetti"
** Le sostanze minerali (ad esempio il talco o la vermiculite) che possono contenere asbesto sono state egualmente valutate come “cancerogene per l'uomo”
*"PRINCIPALI IMPIEGHI DEL TALCO
Le maggiori applicazioni s’incontrano nell’industria:
- tessile, quale addensante nell’apprettatura e lubrificante dei fili;
- saponiera, per assorbire olii grassi e fissare coloranti e profumi;
- del caucciù, come costituente della gomma bianca e lubrificante degli
stampi;
- cartiera, quale materiale di carica in sostituzione del caolino (aumenta
alcune proprietà della carta quali bianchezza, patinatura, flessibilità e
resistenza, la preserva dall’umidità e ne facilita la lavorazione, in
particolare nella fase dell’arrotolamento e della tagliatura)
- molitoria, per la brillatura del riso e contro l’azione di batteri ed agenti
atmosferici;
- del cuoio, per la produzione dei grassi utilizzati nella conciatura,
- della ceramica, per la produzione di ceramica “craquelee” e d’isolanti;
- vetraria, come ingrediente per paste di vetri speciali (opachi, da
orologio);
- dei colori e delle vernici, al posto della creta e del gesso per
l’assorbimento dei colori;
- farmaceutica e cosmetica, per la produzione di polveri essiccanti e
rinfrescanti della pelle, di prodotti per il maquillage, di creme, di paste
dentifrice e come polvere da massaggio;
- degli esplosivi, quale materiale di carica inerte,
- dei lubrificanti, per la preparazione di grassi per ruote (lubrificanti
solidi);
- metallurgica, come rivestimento delle forme;
- agricola, nella preparazione dei concimi, delle miscele contro le
malattie delle piante;
- dei legnami, per la verniciatura del legno grezzo;
- edilizia, come costituente per finti marmi, piastrelle, pavimenti e tetti"
** Le sostanze minerali (ad esempio il talco o la vermiculite) che possono contenere asbesto sono state egualmente valutate come “cancerogene per l'uomo”
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