Roma, 8 mar - Intesa fra il Policlinico Umberto I di Roma e le associazioni dei malati di MCS (Multiple Chemical Sensitivity) per l'individuazione, "nel più breve tempo possibile", di "un ambiente idoneo per la loro presa in carico".
Sono oltre 4.000, i cittadini italiani affetti dalla Sindrome di MCS (Multiple Chemical Sensivity, in italiano Sensibilità Chimica Multipla), sindrome multisistemica fisico-organica di intolleranza ambientale totale alle sostanze chimiche che colpisce apparati ed organi del corpo umano: respiratorio, neurologico, cardiocircolatorio, digerente, renale, muscolare, osteoarticolare e ormonale. I sintomi compaiono acutamente quando il malato entra in contatto accidentale o per motivi professionali con sostanze chimiche, anche in minime dosi, normalmente tollerate dalla maggior parte della popolazione e di uso quotidiano: insetticidi, disinfettanti, detersivi, profumi, deodoranti, vernici, solventi, colle, carta stampata, inchiostri, fumi di combustione, prodotti plastici ma anche farmaci e anestetici.Mauro Celli, Responsabile Aziendale Malattie Rare del Policlinico Umberto I di Roma, ha spiegato che l'azienda ospedaliera ha assicurato alle associazioni Amici della MCS, Anchise, Associazione Malattie da intossicazione Cronica e/o Ambientale (A.M.I.C.A), "la massima collaborazione per accogliere queste persone nel modo più corretto e cioè con ambienti e attrezzature adeguate".
fonte: Asca - Salute Oggi


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