Se la vita ci è resa difficile da questa assurda malattia, noi non ci arrendiamo!
"Short-term profits can short-change our future...The cost of ignoring the chemical effects on human health is quietly but steadily growing ever higher, creating a dangerous risk to the very underpinnings of society" Cindy Duering
"Scopo e compito della scienza (episthmh) è lo scoprire qualcosa che non è stato ancora scoperto e il cui esser scoperto sia preferibile al restare ignoto". Ippocrate

martedì 13 novembre 2012

L'Europa si mobilita per prevenire le malattie ambientali?


Ancora una volta, l'UE asseconda le esigenze dell'economia 
senza tutelare la salute dei cittadini:
il fatto che i componenti dei profumi siano sostanze "naturali o di sintesi" non è il vero problema!


"... Bruxelles intende  mettere fuori legge molte delle sostanze usate per comporre il bouquet dei profumi, perché ritenute allergeniche.
Le proposte avanzate dalla commissione scientifica incaricata si sostanziano nella messa al bando del muschio, sostanza che viene prelevata dalle ghiandole di un particolare esemplare di cervo, ucciso sin dall'antichità per tale motivo.
Insieme a questo elemento, che a ragion veduta verrebbe dunque vietato, ci sarebbe la riduzione ad una percentuale minima tollerata, dello 0,01%, di sostanze quali citronella, olio di mandarino, cumarina e eugenolo, e altre essenze naturali comunemente impiegate in profumeria.
Tali misure, che potrebbero diventare legge entro il gennaio 2014, hanno suscitato, come prevedibile, la preoccupazione dei grandi nomi della profumeria, che denunciano come in tal modo venga favorito l'impiego di sostanze sintetiche. Stefania Zuccotti, formatrice olfattiva, evidenzia a sua volta, sulle pagine di Repubblica, che la posizione assunta dall'UE è la medesima dell'Ifra, l'International Fragrance Association: questo organismo è sovvenzionato per lo più dalle industrie chimiche ed ha perciò tutto l'interesse ad ostacolare l'utilizzo di sostanze naturali per favorire al contrario quelle artificiali create in laboratorio. Tale considerazione sembra conformarsi alla tendenza, troppo spesso mostrata in sede comunitaria, di avallare le esigenze delle grandi lobbies.
Altra indicazione avanzata, e non certo biasimabile, è invece quella di indicare nelle etichette le sostanze considerate allergeniche, la cui lista si amplierebbe tuttavia molto, passando da 26 a 100."

"Il portavoce della Commissione, Frederic Vincent, ha comunque smentito che verranno adottate misure volte a proibire la vendita di profumi contenenti le sostanze segnalate.
Se infatti è giusto prevenire conseguenze spiacevoli dall'utilizzo di un prodotto, è anche opportuno commisurare le necessità."

tratto da

L’Europa allergica al profumo - di Roberta Pisa -

Vorremmo ricordare ai Parlamentari europei che
occorre salvaguardare la salute delle persone più sensibili, compresi i bambini e le donne incinte, con azioni che limitino il consumo dei profumi,  come è stato fatto con l'alcool, regolamentandone la pubblicità, e col fumo, vietando addirittura la messa in onda di spot pubblicitari che ne inducessero l'uso!

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