In una ricerca, pubblicata online il 15 gennaio su Environmental Health Perspectives, viene dimostrato che gli effetti di una sostanza chimica che favorisce l'accumulo di grasso *(obesogen) - possono essere trasmessi alle generazioni future non esposte alla sostanza chimica.
La ricerca in formato pdf
L'esposizione in utero ad un prodotto chimico usato nel PVC e nelle vernici navali favorisce l'obesità nei topi. Inoltre, l'effetto è di lunga durata: i nipoti dei topi sono a loro volta ingrassati, nonostante non siano stati esposti alla sostanza chimica.
I composti del tributilstagno (TBT) vengono spesso aggiunti al PVC come stabilizzante e alla pittura antivegetativa navale come agente biocida.
Raquel Chamorro-Garcíae e colleghi, ricercatori della Università Californiana di Irvine, hanno somministrato ai topi in gravidanza, attraverso l'alimentazione, tributilstagno in una quantità simile a quella che le persone potrebbero assumere attraverso la polvere di casa ed altre fonti. I topi hanno dato alla luce dei cuccioli nei quali si sono sviluppati: fegato grasso così come cellule adipose molto più numerose e grandi rispetto a quelle dei cuccioli non esposti.
Questi effetti sembrano essere permanenti, in quanto anche i figli ed i nipoti di questi topi hanno manifestato un aumento di grasso corporeo e del fegato.
I risultati hanno confermato quelli di un lavoro precedente che dimostrava che il tributilstagno simula la funzione di un gene che regola la produzione del grasso corporeo e riprogramma le cellule staminali trasformandole in cellule adipose piuttosto che in cellule ossee.
fonte ScienzeNewsLa ricerca in formato pdf
Bruce Blumberg e colleghi sono stati i primi, nel 2006, ad individuare il ruolo delle "obesogens"* , termine coniato appunto in tale occasione. (fonte: UCIrvin News)
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