C'è stato un forte
aumento dei problemi di salute dovuti a stress non precisati e
questo richiede un grande impegno per i medici per la difficoltà che
comporta la formulazione di una diagnosi differenziale. Finora è stata posta poca attenzione alla
crescente esposizione all'elettrosmog in casa, nei luoghi di lavoro e
nel tempo libero che si aggiunge allo stress continuo indotto dalla
vita personale e lavorativa.
L'Associazione Medica
Austriaca ha formulato le Linee Guida per la diagnosi differenziale e
l'eventuale trattamento dei problemi di salute legati allo stress da
elettrosmog. Le Linee Guida propongono un questionario da sottoporre
al paziente per una valutazione generale dei sintomi da stress ed una
valutazione specifica dell'esposizione all'elettrosmog.
Sempre più persone
sono esposte ad elettrosmog, una combinazione
di basse ed alte frequenze generate da campi elettrici ad alta
frequenza (EF), campi magnetici (MF) e campi elettromagnetici (EMF). I medici sono spesso di fronte a malattie aspecifiche, senza cause chiaramente identificabili. Il sospetto
cade sulle condizioni ambientali quali l'aumento dell'esposizione
della popolazione alle onde radio, emanate ad esempio da telefoni
cordless, stazioni radio base per telefonia mobile, telefoni cellulari, GPRS,
UMTS, schede di acquisizione dati per laptop e portatili e reti wireless (WLAN), ma può giocare un ruolo causale anche l'esposizione ai campi
elettrici e magnetici provenienti da linee elettriche, dispositivi e
attrezzature, (Blake Levitt e Lai 2010).
Una questione centrale
per l'attribuzione causale dei sintomi è la rilevazione della
variazione dei problemi di salute a seconda del tempo e del luogo che
è particolarmente rilevante per la valutazione delle cause ambientali
come l'esposizione a campi elettromagnetici.
L'Austria sta
attualmente implementando la quarta generazione di telefonia mobile
(LTE), la telelettura per il consumo di energia elettrica, gas e
acqua, con conseguente ulteriore esposizione della popolazione alle
onde elettromagnetiche. Sono state introdotte nuove tecnologie radio
e applicazioni senza conoscerne gli effetti sulla salute, creando
nuove aspettative per la medicina. Ad esempio, la questione dei cosiddetti
effetti non termici e dei potenziali effetti a lungo termine delle
basse dosi di esposizione non sono stati studiati affatto prima della
loro introduzione.
In questo contesto la formulazione di una diagnosi differenziale richiede di perseguire una strategia basata sull'evidenza.
In Austria, non ci sono limiti
democraticamente legittimati a salvaguardia dell'interesse della
popolazione dall'esposizione ai campi elettromagnetici. Le
raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità, formulate dalla Commissione Internazionale per la Non-Ionizing Radiation
Protection (ICNIRP 1998), sono basate su un modello termico. Queste
raccomandazioni sono state adottate dalla UE nella Raccomandazione
del Consiglio del 1999 (UE-Ratsempfehlung 1999) e dall'Austria nella
sua pre-standard ÖVE / ÖNORM E 8850:2006 02 01 (ÖNORM 2006) senza
tener conto degli effetti non termici. Nell'agosto 2007, il
BioInitiative, un gruppo internazionale di esperti, ha pubblicato un
relazione dettagliata chiedendo misure di prevenzione per
l'esposizione ai campi elettromagnetici sulla base delle evidenze
scientifiche disponibili (BioInitiative 2007)...
Nel maggio 2011,
l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha adottato la
segnalazione "I pericoli potenziali dei campi elettromagnetici e
il loro effetto sull'ambiente "(PACE 2011). La relazione auspica
una serie di misure volte a tutelare l'uomo e l'ambiente, in
particolare da campi ad alta frequenza elettromagnetici. Una delle
raccomandazioni è quella di prendere "tutte le misure possibili
per ridurre l'esposizione ai campi elettromagnetici, specialmente
alle frequenze radio da telefoni cellulari e, in particolare,
l'esposizione dei bambini e dei giovani che sembrano essere più a
rischio tumori cerebrali".
Sempre nel maggio 2011, un gruppo di
esperti presso l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro,
un'agenzia del WHO, ha classificato i campi elettromagnetici a
radiofrequenza come probabili cancerogeni (Gruppo 2B) per l'uomo
(IARC 2011)...
(Si
citano alcuni studi condotti sull'esposizione ai campi
elettromagnetici e la teoria del Prof. Pall sul circolo NO/ONOO. n.d.r)
In
Svezia, la sindrome EMF, designata come elettroipersensibilità
(EHS), è considerata una menomazione fisica e riconosciuta come
disabilità, con riferimento alla Risoluzione ONU 48/96, allegato,
del 20 dicembre 1993 (ONU 1993), che invita i governi locali a
concedere un sostegno agli individui con EHS. I dipendenti con EHS
hanno diritto ad essere sostenuti dai loro datori di lavoro, in modo
da consentire loro di lavorare nonostante questa menomazione. Alcuni
ospedali in Svezia mettono a disposizione camere con bassa
esposizione a campi elettromagnetici.
L'Associazione Medica
Austriaca ritiene suo dovere fornire ai suoi membri di professione
medica un quadro dello stato attuale del dibattito scientifico e
politico da un punto di vista medico e con specifiche raccomandazioni
per l'azione in questo primo orientamento. Le Linee Guida possono
essere migliorate con suggerimenti, critiche e modifiche. A causa del
rapido sviluppo delle varie tecnologie, le raccomandazioni devono
essere adattate in base ai mutamenti. Invitiamo pertanto tutti i
medici a inviare il loro contributo alla prossima edizione delle
Linee Guida al seguente indirizzo email: post@aerztekammer.at
Cosa tener presente
nel caso di pazienti elettrosensibili
Nel caso di problemi di
salute aspecifici (vedi questionario per il paziente) che non hanno
cause ben identificabili, in linea di principio, l'esposizione ai
campi elettromagnetici può essere presa in considerazione come
possibile causa, specialmente se il è questo il sospetto del
paziente.
Come procedere se si pensa che i
problemi di salute siano da attribuire ai campi elettromagnetici
L'approccio
raccomandato per la diagnosi e il trattamento è da intendersi come
ausilio e deve, naturalmente, essere adattato ad ogni
singolo caso.
Storia dei
problemi di salute e dell'esposizione ai campi elettromagnetici
Test ed esami
Misurazione
dell'esposizione ai campi elettromagnetici
Prevenzione o
la riduzione dell'esposizione ai campi elettromagnetici
Diagnosi
Trattamento
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