Se la vita ci è resa difficile da questa assurda malattia, noi non ci arrendiamo!
"Short-term profits can short-change our future...The cost of ignoring the chemical effects on human health is quietly but steadily growing ever higher, creating a dangerous risk to the very underpinnings of society" Cindy Duering
"Scopo e compito della scienza (episthmh) è lo scoprire qualcosa che non è stato ancora scoperto e il cui esser scoperto sia preferibile al restare ignoto". Ippocrate

giovedì 31 maggio 2012

Odori molesti? È reato



Così sentenzia la Corte di Cassazione  - in riferimento alla questione già trattata dal Tribunale di Sulmona. Il Tribunale ha condannato la titolare di un bar alla pena di 100 euro d'ammenda per avere provocato immissione di fumi molesti all'interno di una abitazione privata.


Il reato di cui si parla è quello dell'articolo 674 del codice penale secondo cui "Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l'arresto fino a un mese o con l'ammenda fino a 206 euro".

Tale reato si configura in presenza di molestie olfattive promananti da impianto produttivo anche quando non esiste una normativa statale che prevede disposizioni specifiche e valori limite in materia di odori. Il parametro di legalità dell'emissione viene individuato nel "criterio della stretta tollerabilità".

Anche in precedenza la giurisprudenza ha ricondotto l'emissione di odori molesti al reato di getto pericoloso di cose essendo la percezione di un determinato odore il risultato della liberazione (come la cottura di cibi) di prodotti volatili, come tali percepibili anche all'olfatto e definibili, secondo il linguaggio comune, anche come gas.

Comunque, il reato in questione è un reato di pericolo, dato che è sufficiente per la sua realizzazione l'attitudine dell'emissione a offendere o molestare le persone. Là dove per molestia deve intendersi la situazione di disturbo della tranquillità e della quiete, con impatto negativo sulle normali attività della persona. Pertanto, non esistendo una predeterminazione normativa dei limiti delle emissioni, si deve aver riguardo al criterio della stretta tollerabilità e non a quello della normale tollerabilità previsto dal codice civile ('art. 844) anch'esso comunque condizionato, come quello della normale tollerabilità, dalla situazione ambientale e dalle altre circostanze che caratterizzano l'emissione molesta.
fonti: greenreport
immagine: miolegale

mercoledì 23 maggio 2012

Il Morbo di Parkinson dovuto ai pesticidi - in Francia è malattia professionale per gli agricoltori


 Il 7 maggio è entrato in vigore in Francia un decreto che conferisce al morbo di Parkinson lo status di malattia professionale per gli agricoltori e stabilisce esplicitamente un nesso di causalità tra questa patologia e l'uso di pesticidi.
Lo scorso febbraio, la vittoria in tribunale di un agricoltore che aveva intentato una causa contro la Monsanto per averlo avvelenato con i vapori di uno dei suoi erbicidi, Lasso, aveva già creato un precedente. A seguire una manifestazione di agricoltori al Salone dell'Agricoltura, presso lo stand dell'industria dei fitofarmaci, richiedeva il riconoscimento delle malattie professionali legate all'uso dei pesticidi e il ritiro dei prodotti pericolosi.
Il riconoscimento ufficiale rappresenta dunque una vittoria per questa mobilitazione e acquisisce un carattere importante sia a livello simbolico che concreto aprendo la possibilità a sostegni finanziari per l’incapacità di continuare a lavorare. Un percorso cui dar seguito in Italia aggredendo radicalmente le problematiche legate a produzione, uso e residui dell'agrochimica. Un esempio da seguire, dunque, e una strada, quella dei pesticidi, da abbandonare.
fonte: Associzione Italiana per l'Agricoltura Biologica

martedì 22 maggio 2012

Se devi acquistare un'auto, fai attenzione al suo livello di tossicità interna

Le auto possono essere pericolose per la salute non solo a causa dei gas di scarico. 
Le auto nuove, tramite le emissioni gassose persistenti nell'abitacolo, rivelano la presenza di sostanze chimiche tossiche come PVC (cloruro di polivinile) e BFR (ritardanti di fiamma bromurati). Queste sostanze chimiche possono essere sul volante, nel cruscotto, nei braccioli, nei tappetini e nei rivestimenti di sediolini e sportelli e sono state collegate a numerosi problemi di salute tra cui allergie, difetti di nascita, problemi di apprendimento, tossicità epatica e  cancro.
L'Ecology Center, un'organizzazione ambientalista del Michigan (Usa), ha pubblicato uno studio di veicoli più o meno tossici: ha testato 205 diversi modelli con l'ausilio di uno spettrofotometro per scoprire quali prodotti chimici e in che quantità sono utilizzati nelle automobili. Il test è consistito nella scansione dei componenti interni come i sedili, cruscotto, tappetini e rivestimenti interni, per identificare i componenti dei materiali. Tra le sostanze rilevate ci sono bromo, cloro, antimonio, mercurio e piombo. La tossicità è stata determinata anche in base alla dimensione dell'elemento e alla durata del contatto che una persona avrebbe con esso. 
Le auto più tossiche sono risultate:
1. Mitsubishi Outlander 2011 SP 
2. 2011 Chrysler 200 SC 
3. Kia Soul 2011 
4. 2011 Nissan Versa 
5. 2011 Mazda CX-7 
6. Hyundai Accent 2012 
7. 2011 Chevy Aveo5 
8. Kia Sportage 2011 
9. 2012 VW Eos 
10. 2012 Mini Clubman Cooper S.
Durante l'inchiesta, i ricercatori hanno identificato numerosi prodotti chimici nei componenti interni di molte auto. Tuttavia, recentamente alcuni ricercatori dell'industria automobilistica stanno lavorando per apportare innovazioni significative. Di conseguenza, quasi il 17% delle auto nuove sono senza PVC e altre sostanze chimiche che possono essere dannose per la salute e l'ambiente. Tra le case produttrici che hanno guadagnato punti riducendo la tossicità media sono state: Volkswagen (miglioramento del 42%), Mitsubishi, che è stata classificata come la migliore (miglioramento del 38%) e Ford (miglioramento del 30%). Quelle che sono risultate peggiori rispetto agli anni precedenti sono state: Daimler AG (- 29%) e Volvo (-13%).

Se non volete che i vostri cari corrano pericoli, valutate bene l'auto da acquistare, perchè, come si suol dire, prevenire è meglio che curare. 
Fonti: amog

domenica 20 maggio 2012

La nube tossica dell'11 settembre uccide Donna Summer

La leggenda della disco music, Donna Summer, è morta il 18 maggio di cancro - probabilmente causato dalle polveri tossiche del crollo delle torri gemelle del 2011.

La cantante di I Feel Love( 63) era a New York, quando al-Qaeda ha colpito le Torri Gemelle l'11 settembre 2001.

Donna é morta in Florida all'età di 63 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro ai polmoni.

Era nel suo appartamento di New York quando i terroristi di al-Qaeda hanno commesso le atrocità dell'11 settembre 2001,  provocando la nube tossica contenente amianto, piombo e mercurio che ha saturato il cielo della città.

fonti: MCS America
http://THE Sun

martedì 15 maggio 2012

Malattie ambientali e donne

La dott.ssa Lisa Nagy è convinta che le malattie ambientali non vengono prese sul serio perchè sono le donne ad esserne maggiormente colpite; infatti, molte donne, insieme con la malattia ambientale sviluppano problemi di salute a livello cognitivo e mentale. Quando vanno dal medico, possono avere problemi mentali o cognitivi, ma il loro comportamento deriva in realtà dall'ambiente inquinato. Troppo spesso, i medici si concentrano sui sintomi della salute mentale delle donne e, offensivamente, consigliano di rivolgersi allo psichiatra, quando  in realtà queste pazienti hanno  bisogno di uno specialista di medicina ambientale. Quando viene trattata la tossicità, i sintomi fisici e mentali migliorano notevolmente e possono anche scomparire.
La dottoressa, come delegata della Massachusetts Medical Society (MMS), ha introdotto una risoluzione per auspicare una maggiore consapevolezza dei medici sulle malattie ambientali con l'introduzione di un'ora di corso di Educazione Continua in Medicina sulla sensibilità chimica. 
Lisa Nagy, MD, fa parte dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), Gruppo di lavoro sulla comprensione scientifica dell'effetto delle sostanze chimiche sulla salute umana. È  la fondatrice nonchè presidente della Preventive and Environmental Health Alliance e può essere contattata a questo indirizzo di posta elettronica lisa@nagy1.com
Non ha conflitti di interesse nella promozione della medicina ambientale.
Per evitare le tossine ambientali, suggerisce a tutti di:
  •  Non usare profumi o prodotti con additivi profumati  
  • Non usare pesticidi
  • Utilizzare  detersivo e ammorbidenti atossici
  • Usare prodotti non tossici per la pulizia 
  • Non vivere in una casa con la muffa: deumidificare ed eliminare le perdite 
  • Evitare le bottiglie di plastica 
  • Utilizzare un depuratore con filtro a carbone per purificare l'aria dalle sostanze chimiche 
  • Mangiare cibi biologici in particolare latte, burro, uova, carne, mele 
  • Assumere integratori per disintossicarsi (tra cui la vitamina C) 
fonte: freepdfhosting

“Sono deodorata, decolorata, sprofumata, ripulita, struccata, degassata, svuotata, decontaminata, disintossicata… Malata, viva”.

Inizia come un'allergia. Un naso "da segugio", ipersensibile. Diventa un fastidio continuo alla pelle, alle vie respiratorie. Un'irritazione cronica nei confronti di ciò che ci circonda. Si chiama Mcs, Sensibilità chimica multipla ed è stata definita "l'allergia del secolo": una malattia immunotossica causata dall'inquinamento e dall'esposizione ai prodotti chimici di sintesi, che colpisce migliaia di persone ma di cui non si parla. Quando è in stato avanzato diventa una sorta di personale intolleranza al mondo. Nella sua fase iniziale, viene anche definita Tilt -Toxicant induced loss of tolerance (perdita di tolleranza indotta da sostanze tossiche) a sottolineare il "punto di non ritorno" che il nostro organismo raggiunge. In Italia, secondo i dati dell'associazione Amica che riunisce e assiste le persone che ne sono affette, è stata diagnosticata a circa cinquecento persone. Ma i casi reali sarebbero molti di più: -È una patologia "negata", non riconosciuta, dice Caterina Serra, giovane scrittrice e autrice di "Tilt", un romanzo-inchiesta edito da Einaudi che raccoglie le storie di vita di persone affette da Mcs. -Solo 4 medici in tutta Italia la diagnosticano. 
Perché? 
-In genere viene scambiata per un'allergia cronica, asma, un problema del fegato, stanchezza cronica, addirittura problemi mentali. 
È difficile accettare, credere che il mondo in cui viviamo diventi "ostile". Eppure le sofferenze, gli shock sono reali. I malati invecchiano precocemente. Muoiono per l'impossibilità di usare farmaci anche banali. Un'intolleranza alle sostanze chimiche industriali è un'intolleranza a tutto: niente profumi, macchine, vestiti, vernici, utensili, solventi. Il cibo? deve essere rigorosamente "bio". Le vesti, in fibra naturale. E anche l'aria, soprattutto l'aria, può far male. 
-Solo studiando come vivono loro ci si rende conto di quanto la chimica sia presente in ogni oggetto delle nostre vite: leggono libri speciali perché l'inchiostro è pericoloso, una cintura di cuoio può dargli uno shock perchè trattata con solventi". 
"Convivo con questa malattia da vent'anni -spiega Anna, il nome è di fantasia,   -mio marito ne è affetto: abbiamo comprato una casa davanti al mare perché potesse viverci: quando sta sottovento non gli arrivano odori. Per andarlo a trovare mi devo fare una doccia ore prima, non entrare in contatto con nessuno, indossare dei vestiti che mi dà lui". 
La malattia è degenerativa, non ha cause facilmente classificabili, colpisce sempre in maniera diversa da caso a caso. Tutti elementi che la rendono poco classificabile e ancor meno curabile con la medicina tradizionale. 
-Queste persone sono terribilmente sole -spiega Serra, -Ma riescono a formare una rete, a condividere le loro esperienze e le strategie di cura e disintossicazione. Si vedono anche come soggetto politico: si battono perché la loro condizione venga resa nota, riconosciuta. 
Per incontrarli Caterina ha dovuto agire come loro, con estrema attenzione ai vestiti e agli oggetti che indossava, senza profumo per non irritarli. 
-Vivendo come loro ho iniziato a notare molto più gli odori, le sostanze chimiche in cui siamo immersi senza rendercene conto. 
A suo modo, la "disintossicazione" necessaria e le strategie messe in atto dai malati di Mcs per "vivere" e non semplicemente "sopravvivere" possono far scoprire nuove facce del nostro mondo. Nella necessità si aguzza l'ingegno, si forma il carattere, si cerca di imparare dalle esperienze di chi è come te, di chi ci è già passato. 
-Proprio perché è così difficile avere una vita "normale", queste persone hanno vite, interessi e un modo di vedere le cose straordinario. ...Inventano ogni giorno un modo nuovo di adattarsi all'esistenza. ...Possiamo imparare molto, è come se ci avvertissero: occhio, non si può giocare troppo con la natura. Si definiscono ‘canarini da miniera’, come se avessero una visione più ampia, pur essendo in gabbia. 
Pur non trovando una risposta nella medicina, esistono terapie e studiosi che si sono occupati di Mcs. I principali centri di ricerca e disintossicazione sono a Dallas, dal dottor William Rea, o in Germania nella clinica universitaria di Friburgo. Le cure sono costose e ogni malato, mai come in questo caso, è "storia a sé". Eppure la comunità degli affetti da Mcs non è afflitta nè senza speranza. Anzi, la mancanza di "esperti" fa sì che fondamentali si rivelino le comunità di aiuto, i consigli da paziente a paziente, l'ascolto reciproco. Perché alla fine vivere è tutto ciò che conta, come dice una delle persone intervistate da Caterina nel suo libro, con ironia: "Sono deodorata, decolorata, sprofumata, ripulita, struccata, degassata, svuotata, decontaminata, disintossicata… Malata, viva".
fonte: blog.panorama

Nel 2006 Caterina Serra vince il premio Paola Biocca per TILT
fonte: women.it